giu142017

Concorso medicina generale, Smi: no a sovrapporre test di ammissione con quelli delle specializzazioni

Consenso alle modifiche per le modalità di accesso al concorso per l'ammissione ai corsi di formazione in medicina generale. A esprimerle in una nota Smi per voce del responsabile dell'Area giovani Formazione e Prospettive Fabrizio Salemi che, al contempo esprime perplessità per «la richiesta di modifica della data di concorso, avanzata da altre sigle sindacali, con l'obiettivo di farla coincidere lo stesso giorno del test per l'ammissione alle scuole di specializzazione mediche».

Secondo il Sindacato «questa ipotesi potrebbe comportare una riduzione delle possibilità per i giovani medici di entrare nel percorso formativo post-lauream: se il giovane collega venisse posto di fronte a un bivio tra scegliere il corso di formazione in medicina generale, che non è una specializzazione a differenza del resto d'Europa, o il concorso per l'accesso alle specializzazioni mediche, pare ovvio che sceglierebbe la seconda possibilità, mettendo da parte anche la sua vocazione, per diversi motivi: per una questione statistica: il concorso per le specializzazioni mediche permette la probabilità di ingresso in più di una scuola a differenza del concorso per il corso di formazione in medicina generale; l'accesso alle specializzazioni mediche pone il giovane medico in una situazione economica e di tutela migliore rispetto al collega del corso di formazione in medicina generale, basta pensare alla differenza di retribuzione mensile, al pagamento della quota B dell'Enpam, al pagamento di quota Irpef e Irap e al diritto di maternità».

«Per tali motivi» aggiunge la nota «auspichiamo un reale cambiamento del percorso formativo della medicina generale che non può essere realizzato modificando solo una data di concorso e parlando di "vocazione verso la medicina generale", anche perché è bene ricordare che la medicina generale non rientra nel percorso di studio universitario e per tale motivo ci chiediamo come il giovane medico neo-abilitato possa avere una "vocazione" verso questa branca, di fatto, "sconosciuta". Favorevoli invece all'ipotesi di un aumento delle borse per la medicina generale ma chiediamo che questa revisione possa essere ragionata alla luce di situazioni emergenti: accesso illimitato al corso di formazione, senza effettuare concorso, per i medici iscritti all'Università di Medicina prima del 1991 ed abilitati dopo il 1994; alla reale carenza dei medici, valutata non come numero nazionale, ma ragionata in ottica regionale. Infatti è ben noto» conclude la nota Smi «che ci sono regioni dove c'è una forte carenza, ma esistono altre regioni (come la Campania) dove da anni la graduatoria è bloccata e i medici formati sono costretti ad abbandonare il proprio territorio. Ci domandiamo, inoltre, quale sia l'iter che le Regioni dovranno attuare per permettere l'iscrizione di tali colleghi alla prova concorsuale, pertanto chiediamo che il Ministero divulghi il più velocemente possibile una nota informativa alle sedi regionali per permettere una riapertura dei termini per presentare la domanda di partecipazione».