feb142017

Mancano pediatri, Villani (Sip): la programmazione è un optional

Sono circa 800 i pediatri che nel 2015 sono andati in pensione lasciando vacanti le scrivanie. Già, perché il problema è che non ci sono abbastanza giovani medici che possano sostituirli tutti. «È un dato vero e noto da anni, e che come Società di pediatria avevamo denunciato da tempo», assicura a DoctorNews33, il presidente della Sip, Alberto Villani. «Esiste un gap che va sempre più allargandosi tra il numero di chi viene formato e quello dei colleghi che vanno in pensione - precisa Villani - Ma questo problema si accentuerà ancora di più nei prossimi anni». Secondo le stime, nel 2020-25 avremo ben 4.600 pediatri in meno. Oggi, sono circa 11 mila i pediatri di libera scelta attivi, mentre ne servirebbero 14 mila e dalla specializzazione ne escono solo 280 l'anno. «Abbiamo sollevato più volte agli organi interessati questo problema ma non si è fatto nulla, se non il mantenimento della specialità a 5 anni che è onestamente un piccolo vantaggio che ha prodotto un incremento del 20% di specializzati», precisa Villani. Un problema di programmazione per molti, la causa di questa situazione.

«In Italia la programmazione è un optional. Questa problematica la si conosceva da anni e non riguarda solo la pediatria - conclude Villani - ma tutte le specialità operanti soprattutto negli ospedali, ma nonostante questo non si è fatto nulla per trovare una soluzione». E sulle cause che hanno generato questa situazione, il presidente Sip non ha dubbi: «Da un lato c'è stato per anni il blocco delle assunzioni e dall'altro la mancanza del ricambio. Quella che non è assolutamente mancata invece - secondo Villani- è una disattenzione totale alla problematica».


(Fonte: Doctor33)