Attualità

ott182016

L'indagine, lo sviluppo dell'e-health ottimizza il lavoro del medico

tags: Medicina
I cittadini italiani sono pronti alla trasformazione digitale in ambito sanitario come risposta ai bisogni attuali di un miglioramento del settore. È questo, in sintesi, il concetto emerso da un'indagine condotta su un campione rappresentativo della popolazione dei pazienti italiani (denominata "Future health study"), i cui risultati sono stati esposti a Milano. I dati emersi dipingono un quadro che fa intravvedere la rivoluzione che si sta profilando grazie all'e-health (o telemedicina o tecnologie di "connected care") che dovrebbero traghettare il Ssn verso un "welfare di community" in cui tutti i soggetti sono attivi e contribuiscono al buon funzionamento della sanità nazionale e alla riduzione della spesa sanitaria complessiva. In Italia risulta che l'83% degli over 55 è affetto da almeno una patologia e che in media vengono effettuate 5 visite mediche all'anno per paziente a livello ospedaliero o territoriale. Si denota dunque un bisogno di accesso alle cure sempre più frequente ma non sempre realizzabile, per mancanza di tempo, rimozione del problema e costi elevati.

Se l'esperienza sanitaria è nel complesso positiva, si ritiene che il problema stia nella gestione dell'informazione: il 78% del campione afferma di dover spesso ripetere le stesse informazioni al personale sanitario e il 61% dichiara di dover ripetere gli stessi esami solo per il fatto di accedere a strutture diverse. Non a caso i benefici attesi dalla popolazione sono soprattutto quelli di una maggiore efficienza di comunicazione tra paziente, sistema sanitario e medici. Burocrazia ed eccesso di regolamentazione sono visti invece come potenziali ostacoli alla trasformazione. Molta fiducia è riposta nelle potenzialità del web nel miglioramento delle cure. Dall'indagine si evidenzia un utilizzo di Internet molto frequente per la ricerca di informazioni di carattere medico: l'85% degli intervistati cerca le risposte a una domanda di carattere medico e il 55% legge le recensioni su un medico o un altro professionista sanitario prima di consultarlo. L'uso della rete più evoluto è ancora in fase "embrionale" ma l'interesse dichiarato per un'interazione online con i professionisti è elevato (il 52% degli intervistati comunica online con il medico e il 72% preferisce ricevere riscontri online). In particolare, sono i vantaggi attesi nella diagnosi precoce, nel trattamento terapeutico e nei servizi di assistenza domiciliare grazie a dispositivi di monitoraggio connessi che potrebbero accelerare la transizione a un sistema integrato più evoluto. Sono proprio gli anziani a riporre maggiore fiducia nel progresso del sistema sanitario (l'86% degli over 55 vs il 76% degli under 55 riconosce che un sistema sanitario integrato porterà a una più elevata qualità dell'assistenza sanitaria ricevuta).

«L'e-health attualmente è ancora poco diffusa in Europa tra i medici di medicina generale (Mmg), con l'Italia al nono posto» commenta Ovidio Brignoli, vicepresidente Simg (Società italiana dei Mmg), il quale cita una rilevazione secondo cui - per la maggior parte dei Mmg - l'accesso e la condivisione delle informazioni sanitarie, la dematerializzazione della ricetta, la condivisione dei pazienti con altri operatori sanitari attraverso il "Patient summary", l'uso di strumenti per il teleconsulto e la telecooperazione, l'interazione con le farmacie del territorio e l'uso di strumenti per la televisita sono ritenuti tutti elementi molto rilevanti. Da un punto di vista pratico, afferma Brignoli «gli esami da cui partire con l'health eseguibili con tecnologie note sono l'Ecg, l'ossimetria, la saturimetria notturna e nelle 24 ore, la saturimetria durante il cammino, il controllo dell'ulcera e la spirometria semplice». Il vice-presidente Simg cita inoltre l'esperienza della Regione Veneto dove, attraverso il telemonitoraggio di circa 25mila pazienti fragili over 65 con insufficienza cardiaca cronica (Icc), si è riscontrato un netto calo numerico dei ricoveri, delle visite per emergenza, e delle visite specialistiche, con il risultato di un intervento più economico e più efficace. In sostanza, elenca Brignoli, «i servizi erogabili sono telepneumologia, televulnologia, teledermatologia, telecardiologia, telerefertazione, teleconsulto, teleradiologia, formazione a distanza (Fad), telesorveglianza, teleanalisi di laboratorio». Senza contare l'agevole invio di informazioni a colleghi di una foto scattata con lo smartphone per un consulto o una second opinion in tempi rapidi. Quali vantaggi? «Si ottimizza il lavoro del medico, vi sono meno spostamenti per il paziente, le risposte sono più tempestive, si riducono i ricoveri e i costi e vi è una maggiore tranquillità psicologica per il paziente».


(Fonte: Doctor33)

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