Attualità

ott72015

Borse ex specializzandi, Stato chiede tasse per otto volte il risarcimento pagato

tags: Medicina
«Stai attento a fare causa allo Stato! Se perdi ti va ancora bene, ma se vinci si vendicherà e te la farà pagare molto salata!» Sul sito Snami Milano un indignato Roberto Carlo Rossi, presidente lombardo del sindacato, commenta la notizia che funesta le giornate degli ex specializzandi cui sono state riconosciute le borse di studio non percepite negli anni 1983-1991. A 400 di essi, vincitori per una sentenza del Tribunale di Roma (17423/2012), è arrivata la richiesta di pagare un'imposta di registro da 370 mila euro, pari a sette-otto volte i soldi incassati dallo stato. La causa era promossa dal Codacons: in quei 9 anni per la direttiva 82/76 dell'Unione Europea gli studenti avevano diritto a un compenso ma lo Stato italiano non ne teneva conto.

Cos'è accaduto - I Tribunali hanno in genere deliberato risarcimenti tra 40 e 50 mila euro in base alla durata del corso. Nella sentenza romana, il giudice chiese però di compensare le spese. Nelle cause in cui la Pubblica Amministrazione è convenuta, ove il giudice ordini la compensazione, le spese si dividono a metà. L'imposta di registro è pari al 3% della cifra riconosciuta, l'ex studente dovrebbe pagare l'1,5%, cioè intorno ai 100 euro per ogni anno frequentato: sommando le quote di tutti i vincitori si arriva ai 370 mila euro richiesti. Si potrebbe trattare di una cartella pazza in cui l'Agenzia delle Entrate chiede per sbaglio l'intero ammontare dell'imposta a ciascun ricorrente? Da Codacons "sospettano" ma per ora ufficialmente non confermano.

Gli interrogativi - Gli avvocati si chiedono però se lo Stato abbia discrezionalità nel richiedere la cifra integrale a ciascun ricorrente e valutano eventuali risposte: richiesta di riesame della posizione, eventuale ricorso alla Commissione Tributaria da espletare in 60 giorni, richiesta di risarcimento all'Agenzia delle Entrate per i danni morali. Il premier Renzi ha appena fatto sapere che la presidenza del Consiglio sborsa i quattro quinti del suo budget per risarcire gli specializzandi. La somma globale che si dovrebbe sborsare per tutti gli aventi diritto raggiunge i 4 miliardi ed urge quanto prima approvare una legge -tre i ddl giacenti in parlamento - per indennizzare gli studenti.

Corsa contro il tempo - Transare consentirebbe allo stato di risparmiare 2 miliardi come ha ribadito una nota stampa del pool di avvocati di Consulcesi. Non è poco perché il contenzioso sta lievitando. Agli studenti delle annate 1983-91 che non percepivano la borsa di studio e a quelli 1993-2006 che non hanno ricevuto l'adeguamento della borsa al contratto, con recente sentenza del 2 settembre la Cassazione ha affiancato i richiedenti borsa ante 1983.
Con il nuovo indirizzo sono messi in condizione di rivendicare il trattamento ex direttiva 76/82 altre 5 classi anagrafiche, 50 mila potenziali clienti degli avvocati. Se solo fossero accolte le richieste di metà di essi lo Stato potrebbe essere chiamato a sborsare un altro miliardo.

Mauro Miserendino (fonte: Doctor33, 7 ottobre 2015)


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