giu292015
Test medicina, non si placano le polemiche sulle riammissioni del Tar
Continua ad alimentare polemiche la decisione del
Tar Lazio che ha ammesso alla
Facoltà di Medicina i primi mille studenti su oltre
7mila ricorrenti contro i test d'ingresso. «Ora che il Tar ha riconosciuto ai primi mille l'ammissione alla Facoltà di Medicina, il ministro dell'Istruzione
Stefania Giannini intervenga sui restanti 6.500, ammettendo tutti i ricorrenti, anticipando le prossime sentenze del Tar con una sanatoria per tutti i ricorrenti ammessi con riserva». Il segretario nazionale della
Fp Cgil Medici,
Massimo Cozza, mette in guardia sulle possibili "ricadute" di questa decisione. «Il rischio infatti - spiega - è che tra le prossime sentenze del Tar che arriveranno dopo il prossimo test di ammissione previsto per settembre e il limite ai circa 10 mila posti previsti, si produca un vero e proprio caos tale da inceppare il sistema. Serve un intervento risolutivo e lungimirante da parte della ministra Giannini e noi su questo fronte lavoreremo». Per
Domenico Montemurro, responsabile Nazionale del Settore
Anaao Giovani, le recenti sentenze sulla formazione pre e post laurea rischiano di aggravare una situazione già disastrosa per i giovani medici e fanno saltare la programmazione. «Non è con il Tar o il Consiglio di Stato - spiega - che si garantisce il diritto allo studio, ma il Governo dovrebbe prendere provvedimenti nella direzione di una revisione complessiva del sistema, che, così com'è, pur in una situazione di carenza di medici, vedrà al prossimo concorso nazionale per le scuole di specializzazione oltre 10mila giovani, tenuti fuori, in condizioni di disoccupazione o precariato». Dalla parte dei camici bianchi si schiera
Consulcesi. «Anche queste nuove sentenze confermano quanto sosteniamo da anni, aprendo la strada dei ricorsi che, sempre più spesso, danno ragione agli aspiranti camici bianchi. Da sempre chiediamo di rivedere l'ingresso a numero chiuso alla facoltà di Medicina - afferma il presidente di Consulcesi Group,
Massimo Tortorella - e fin da subito ci siamo schierati al fianco degli aspiranti specializzandi danneggiati dagli errori tecnici nei test. Lo abbiamo fatto scendendo in piazza al loro fianco e poi scrivendo una lettera aperta al ministro all'Istruzione Stefania Giannini, nella quale chiedevamo regole chiare sul concorso e graduatorie trasparenti. Ora siamo pronti a dar loro il nostro pieno appoggio in caso di ricorsi».
Rossella Gemma
(Fonte: Doctor33, 25 giugno 2015)