Attualità

giu252015

Tar del Lazio riammette gli esclusi a Medicina. Per i Giovani medici serve un intervento del Miur

tags: Medicina
«Rispettiamo le sentenze. Certamente ci attendiamo che il Miur riservi le dovute attenzioni a tutti i livelli al tema della selezione della futura classe dirigente della sanità». Walter Mazzucco, presidente nazionale dell'Associazione Giovani Medici, è cauto sulla sentenza del Tar del Lazio che permetterà a quasi mille studenti di essere equiparati ai vincitori del test per l'ammissione al corso di laurea in Medicina e Chirurgia, passando quindi da immatricolati con riserva a immatricolati di diritto. I primi ricorrenti ammessi sono quelli dell'aula 3 di Bari, dove nell'aprile 2014 fu trovato un plico manomesso. Accolti anche tutti i ricorsi della Federico II di Napoli, oltre a piccoli gruppi di Roma La Sapienza, Roma Tor Vergata e Milano Statale. «Per l'accesso a medicina - spiega Mazzucco - sarebbe utile valutare l'ipotesi dell'utilizzo del sistema telematico che eliminerebbe ogni interpolazione umana e quindi ridurrebbe il margine di errore. Ma a tal proposito è essenziale che il Miur investa le opportune risorse. Si potrebbe pensare alla creazione di una task force dedicata, che si occupi dell'organizzazione delle selezioni per l'accesso a medicina e alle scuole di specializzazione, concentrando i candidati in sedi fieristiche dislocate su base macro regionale». In diversi atenei, per effettuare il riconoscimento dei candidati, le commissioni fecero poggiare il documento sullo stesso tavolo dove lo studente svolgeva la prova e dove si trovava il cartellino col codice alfanumerico assegnato a ogni candidato. In questo modo, teoricamente, i commissari avrebbero potuto riconoscere i compiti dei singoli ragazzi, violando l'anonimato della prova. Questa situazione, assieme alla presunta fuga di notizie di Bari e all'anomalia verificatasi a Tor Vergata - dove, secondo l'Udu che presentò una denuncia alla procura, circa metà degli ammessi proveniva dalla provincia di Trapani - avrebbe fatto sì che i giudici decidessero di accogliere tutti i ricorsi presentati dagli esclusi. A chiedere, ora, l'intervento del ministro Giannini sono i sindacati. «La sentenza del Tar Lazio che ha ammesso alla Facoltà di Medicina i primi mille studenti su oltre 7mila, già in soprannumero per le precedenti ordinanze cautelative - ha dichiarato il segretario nazionale della Fp Cgil Medici, Massimo Cozza - rappresenta un'ottima notizia, una vittoria della trasparenza e della legalità. Ora il ministro Giannini intervenga: faccia un provvedimento di ammissione di tutti i ricorrenti per evitare il caos al prossimo test di settembre dove si potrebbero ripresentare anche gli altri seimila studenti in attesa del Tar».

Rossella Gemma

(Fonte: Doctor33, 24 giugno 2015)


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