Dalle facoltà / sedi universitarie

dic222015

I crediti di merito fanno bene anche ai conti

Un dato è certo: investire sul merito è positivo anche per il bilancio di un Ateneo, oltre a premiare chi è capace di raggiungere un obiettivo. È quanto emerge da una prima analisi dei dati a poco meno di due anni dal lancio dell'iniziativa "Crediti di Merito" dell'Università di Milano-Bicocca. Infatti, se da un lato, la spesa per i crediti di merito distribuiti finora si attesta intorno a poco più di 300 mila euro dall'altro, le iscrizioni agli anni successivi al primo per i corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico, sono aumentate di circa il 3% dall'anno accademico 2014/2015 all'anno accademico 2015/2016. Vale a dire circa mille studenti per un incasso medio per l'Ateneo di 1 milione e 200 mila euro, oltre il quadruplo rispetto a quanto investito. «Questo indice ci incoraggia a pensare che grazie ai crediti di merito molti più studenti si sono iscritti al successivo anno accademico nel nostro Ateneo invece di abbandonare» riflette Paolo Cherubini, prorettore vicario e alla didattica dell'Università di Milano-Bicocca. Nell'anno accademico 2014/2015 il tasso di abbandono al primo anno riferito alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico si attesta intorno al 18%. Nel 2012/2013 il tasso era intorno al 24%. Per quanto riguarda la distribuzione dei crediti di merito, la fotografia che emerge dai dati estratti a fine novembre è questa: su un totale di 6.500 iscritti ai corsi di laurea e laurea magistrale a ciclo unico, 652 studenti (pari al 10 per cento degli iscritti) ha ottenuto i crediti di merito, per un totale di 1.303 crediti corrispondenti a 162.875 euro. In dettaglio, 142 studenti hanno ottenuto 4 crediti (500 euro), 225 hanno ottenuto 2 crediti (250 euro), 285 1 credito (125 euro). La media è stata di 2 crediti per studente. Sul fronte dei laureati, su 3.049 l'11 per cento (342 in numeri assoluti) ha ottenuto i crediti di merito con votazione 105 o superiore, per una spesa complessiva di 143.705 euro. In media, ciascun laureato ha ottenuto 3,4 crediti pari a 420 euro. «I crediti di merito sono efficaci perché non mettono in competizione gli studenti fra loro, ma privilegiano la competizione con se stessi. Questa iniziativa non ha un aspetto elitario ma inclusivo, perché premia tutti coloro che sono capaci di raggiungere l'obiettivo, stimolandoli ad andare meglio. Siamo contenti per i mille premiati, ma lo siamo ancora di più per tutti quelli che si sono messi in gara impegnandosi per prendere i crediti di merito migliorando la qualità di studio. Crediamo che questa sia la strada democratica al merito, logica propria della formazione pubblica» aggiunge Cherubini.

(S.R.)


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