ott252017
Concorso farmacie e ruralità, Ministero annuncia interpretazione su punteggio
Il ministero della Salute ha preannunciato una disposizione normativa di interpretazione autentica che sgombri il campo da dubbi interpretativi, che potrebbe trovare spazio nel ddl Lorenzin, in merito all'attribuzione dei punteggi per la ruralità nel concorso straordinario in cui devono valere i tetti già fissati, con il Dpcm n. 298/1994, a un massimo di 35 punti. È quanto ha fatto sapere Davide Faraone sottosegretario di Stato per la Salute rispondendo all'interrogazione sollevata nei giorni scorsi in merito alle incertezze generate dai diversi orientamenti dei tribunali amministrativi chiamati a pronunciarsi sui metodi di calcolo dei punteggi attribuiti ai candidati con esperienza nelle farmacie rurali.
In particolare, Faraone ha ricordato l'interpretazione del Consiglio di Stato del 2015 (n. 5667) che, «nel pronunciarsi in merito a un concorso ordinario, ha statuito il principio secondo cui la maggiorazione prevista per l'attività svolta nelle farmacie rurali debba essere sommata, e non inclusa, nei 35 punti previsti per la valutazione dell'attività professionale». In considerazione delle ricadute di tale principio sui vari procedimenti e del rischio di «vanificare le finalità sottese al concorso», ha spiegato Faraone, il Ministero si è rivolto all'Avvocatura generale dello Stato che a sua volta «ha ritenuto che non fosse sufficiente l'ipotesi prospettata dal Ministero e, cioè, di risolvere la questione con un atto di indirizzo di natura amministrativa e che, invece, fosse massimamente auspicabile un intervento normativo chiarificatore che possa indicare la corretta interpretazione fra quelle individuate dalla giurisprudenza».
Da qui la «ferma intenzione del Dicastero a sostenere l'approvazione di una disposizione normativa di interpretazione autentica in grado di chiarire, senza più alcun dubbio, che debbano valere anche per il concorso straordinario i criteri di attribuzione dei punteggi ed i relativi tetti già fissati con Dpcm 30 marzo 1994, n. 298» e ha aggiunto che sussistono già ipotesi emendative in tal senso al testo del Ddl Lorenzin che riceveranno il «convinto e forte sostegno del Ministero nell'auspicio che essi possano essere». Soddisfazione è stata espressa da Roberto Occhiuto (Fi), firmatario dell'interrogazione, che tuttavia auspica una certa celerità dell'intervento affinché avvenga nei tempi più brevi «o all'interno del provvedimento che oggi cominceremo a discutere alla Camera (ddl Lorenzin, ndr.) oppure attraverso un emendamento alla legge di bilancio. Anche lì presenteremo degli emendamenti per stimolare un'interpretazione autentica che faccia chiarezza sul problema». Il problema è urgente, ha sottolineato Occhiuto, ricordando che il 26 ottobre, giovedì, il Consiglio di Stato si esprimerà proprio sulle questioni poste dai ricorrenti con esperienza nelle farmacie rurali che chiedono di rivedere quelle graduatorie. «Se il 26 ottobre il Consiglio di Stato dovesse dare ragione a questi ricorrenti e questi avessero una giurisprudenza a loro favorevole, allora che succede? Si invalidano tutte le graduatorie? Il concorso viene sospeso? Che cosa succederebbe, allora, ai capitali che hanno investito questi giovani laureati in farmacia?».