Il rapporto tra Università e Imprese: l'evoluzione del Master di Medicina Integrativa

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Ricevere una contaminazione positiva dal mondo dell'impresa che metta gli studenti nelle condizioni di osservare nel concreto i processi di produzione, innovazione e sviluppo industriale nel settore delle Medicine complementari e valutare le opportunità di trasformazione professionale: è questo l'auspicio di Fabio Firenzuoli, Professore aggregato Università di Firenze per gli insegnamenti di Fitoterapia e fitovigilanza, che commenta su Fitoterapia33.it il rapporto tra Università e Imprese e l'evoluzione del Master di Medicina Integrativa.

"Le università sono le istituzioni depositarie della conoscenza e rappresentano il principale veicolo per la diffusione delle innovazioni e dei cambiamenti in tutti i settori disciplinari e rappresenta, almeno in potenza, una efficace garanzia di crescita e di miglioramento per il territorio in cui è insediata. L'Unione Europea è stata decisiva nella diffusione della consapevolezza del ruolo fondamentale che le istituzioni universitarie possono svolgere per la crescita e il miglioramento dei differenti contesti socio-economici europei. Come osservato da un recente rapporto dell'Oecd, l'insieme delle attività realizzate dalle università può svolgere un ruolo rilevante nel supporto a processi di sviluppo locale (Oecd, 2007). Su questa base appare fondamentale sviluppare, soprattutto sul nostro settore, da troppo poco detentore di una autorevolezza accademica tuttora in progress e spesso oggetto di mera propaganda commerciale, una stretta ed efficace cooperazione tra università e industria sia a livello locale che nazionale e orientare questa cooperazione verso l'innovazione e il trasferimento della conoscenza dalle università al mondo delle imprese. Lo scopo più efficace di questa compenetrazione relazionale trova radici in particolare nell'area della didattica, spesso organizzata in maniera tradizionale, ma con un urgente bisogno di modernizzarsi e adattarsi al carattere interdisciplinare delle questioni aperte dai grandi problemi della società contemporanea, quali, ad esempio, lo sviluppo sostenibile, le nuove malattie e la gestione dei rischi. Allo stesso modo, le università devono essere in grado di rispondere alle nuove esigenze formative legate all'economia della conoscenza. All'atto pratico, i legami con le imprese possono portare risorse aggiuntive alle università e migliorare l'impatto della ricerca di base delle università per l'industria e per l'innovazione a livello locale. Il passaggio successivo è l'accrescimento delle opportunità di occupabilità dei laureati e degli specializzati. Per raggiungere questi risultati, occorre definire un'offerta formativa innovativa che includa nei propri percorsi educativi l'apprendimento di abilità collegate all'occupabilità, nonché metodiche concettuali proprie dell'imprenditorialità, del management e dell'innovazione, fino al potenziamento massimo dell'esperienza professionalizzante attraverso solidi periodi di stage. Ecco la nuova sfida del nostro percorso formativo: ricevere una positiva contaminazione dal mondo dell'impresa che metta gli studenti nelle condizioni di osservare nel concreto i processi di produzione, innovazione e sviluppo industriale nel settore delle Medicine complementari e valutare le opportunità di trasformazione professionale. A questo proposito, siamo disponibili a valutare le proposte formative (didattiche o pratiche, in sede universitaria o presso le imprese) di tutti coloro che vorranno collaborare con noi alla formazione dei nuovi professionisti nel campo delle Medicine complementari. Sarebbe bello potervi raccontare di due mondi che disegnano una strada sola. Quella più luminosa...per la ricerca, la scienza e i pazienti. Potete contattarci a info@cerfit.org.