mar182015
Riammissioni a corsi specialità, Codacons pronto al ricorso dopo la bocciatura del Tar
Codacons si appellerà al Consiglio di Stato contro la sentenza Tar Lazio che nega l'ingresso al corso di specializzazione 2014-15 a 183 ricorrenti che si dicono danneggiati dallo scambio di quiz avvenuto nella prova dello scorso ottobre. Tra i motivi, non sarebbero state tenute in conto le regole dei concorsi a salvaguardia dell'interesse legittimo dei concorrenti. La sentenza però evita di annullare i test e dover ripetere la prova. E afferma che "a fronte di un minor danno si è potuto evitare l'annullamento delle procedure a discapito di quanti avessero raggiunto posizioni atte a far loro conseguire l'iscrizione ad una scuola di specialità. Da novembre Codacons chiedeva l'annullamento delle prove e l'ammissione dei ricorrenti in soprannumero ai corsi con riserva. Nella seconda giornata di prove, 29 ottobre, un gruppo di candidati doveva confrontarsi con quesiti per l'area medica e un altro con quesiti per l'area dei servizi ma per un errore ammesso dal Cineca (braccio tecnico operativo del Ministero dell'Istruzione ndr) i set sono stati scambiati. Inizialmente il Ministero dell'Istruzione voleva ripetere la prova il 7 novembre, poi è prevalsa l'idea che, delle 30 domande di cui si componeva ciascun set d'area, solo due ponevano difficoltà ai candidati. Il Tar Lazio si è appunto pronunciato così: l'inversione è avvenuta pur sempre su quesiti attinenti la scienza medica. Peraltro, la pronuncia giunge con sentenza "diretta", senza precedente ordinanza pro o contro eventuale sospensiva (ma a dicembre lo stesso Tar Lazio aveva accolto un ricorso dei concorrenti patrocinati da Cgil Funzione pubblica). E veniamo agli argomenti. «Dire che si è preferito un minor danno evitando l'annullamento della prova è utilizzare criteri metagiuridici. La prima domanda da porsi invece - spiega Gino Giuliano avvocato Codacons - è se il test è viziato o legittimo. Per il Tar le domande alterate si riducono a due e nella giurisprudenza concorsuale 2 quiz su 80 non alterano la graduatoria finale. Ma l'inversione genera una attribuzione sbagliata, è come se a un laureato in diritto amministrativo si pongano quesiti di diritto commerciale e viceversa: non si può prestabilire l'andamento delle risposte, quante giuste e quante sbagliate. Partire dall'assunto che i quesiti sono comunque attinenti la scienza medica pone il dubbio che non siano stati differenziati bene sin dall'inizio». Per Giuliano il concorso è alterato anche alla luce delle regole utilizzate dai giudici fin qui per annullare o meno i concorsi. «La Commissione fa delle domande, il Cineca le scambia, e la stessa Commissione a posteriori dice che malgrado l'inversione sono quiz coerenti con la relativa area di specializzazione». Elementi che non sono stati accolti dal Tar e ora aspettano il Giudice d'appello.
Mauro Miserendino
(Fonte: Doctor33 del 18 marzo 2015)