giu82017
L'utilizzo di Internet può indurre variazioni di fattori fisiologici oltre che psicologici
Uno studio frutto della collaborazione tra le Università di Swansea e di Milano, pubblicato su Plos One, presenta la prima dimostrazione sperimentale di cambiamenti fisiologici a seguito dell'esposizione a internet nelle persone che hanno un rapporto problematico con questo mezzo. «Sapevamo che le persone dipendenti da internet provano ansia quando si disconnettono, ma ora possiamo vedere che questi effetti psicologici sono accompagnati da effettivi cambiamenti fisiologici», spiega alla stampa
Phil Reed, dell'Università di Swansea, Regno Unito, autore principale dello studio.
In totale, 144 partecipanti dai 18 ai 33 anni sono stati sottoposti al controllo di fattori fisiologici quali frequenza cardiaca e pressione sanguigna, e di fattori psicologici come ansia e variazioni dell'umore prima e dopo una breve sessione di internet. I risultati hanno mostrato un aumento dell'attivazione del sistema nervoso autonomo alla chiusura della sessione per oltre il 40% del campione, costituito da individui che utilizzavano internet in maniera problematica, insieme a un aumento delle sensazioni di ansia. Tali cambiamenti non si sono invece verificati per i partecipanti che non hanno mostrato problemi collegati all'utilizzo di Internet.
Queste variazioni, pur non pericolose per la vita, possono essere associate a sentimenti di ansia e ad alterazioni del sistema ormonale che possono ridurre le risposte immunitarie. Lo studio ha anche suggerito che questi cambiamenti fisiologici e l'ansia conducono a uno stato simile all'astinenza, e sono collegati a stati depressivi. «I partecipanti al nostro studio hanno usato internet in modo piuttosto tipico, navigando sui social media e facendo shopping, quindi confidiamo che questi risultati possano essere generalizzati» affermano i ricercatori. «Tuttavia, ci sono persone che usano internet in altri modi, come i giocator, e gli effetti del disconnettersi sulla loro fisiologia potrebbero essere diversi; ciò è ancora da stabilire».
Roberto Truzoli, che ha diretto il gruppo di lavoro dell'Università di Milano, aggiunge: «Se l'uso problematico di internet risulti essere una dipendenza che implica effetti di astinenza fisiologici e psicologici o se sia più da riferirsi a compulsioni è un argomento da approfondire, ma questi risultati sembrano indicare che, per alcune persone, è molto probabile che ci si trovi di fronte a una dipendenza».
PLoS One. 2017. doi: 10.1371/journal.pone.0178480https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28542470