Attualità

giu82017

Milano, la denuncia Omceo: precario un medico su cinque. Gallera: per noi dati diversi

tags: Medicina
Che i contratti atipici tra i medici ospedalieri siano in rapida ascesa in tutta Italia si sa, ma è difficile avere il polso di regioni e aree metropolitane. A Milano però qualche percentuale ora c'è, dopo uno scambio epistolare tra il presidente Omceo Roberto Carlo Rossi e l'Assessore alla Salute Giulio Gallera. Tutto nasce dai sempre più frequenti "coming out" di medici di Pronto Soccorso con contratti rinnovati periodicamente, e altri ospedalieri arrivati a una certa età ma pagati con contratti precari e costretti a lavorare in residenze sanitarie per arrotondare: Rossi ha registrato la situazione, che spesso gli viene denunciata, e l'ha segnalata in un pubblico comunicato a Gallera. Quest'ultimo gli risponde con un calcolo dal quale si evince che, tra tempi determinati e contratti atipici, nel Milanese aspetterebbe l'assunzione il 19% abbondante di tutta la forza lavoro impiegata negli ospedali pubblici. Rossi ha scritto a Gallera che porre fine alla piaga del precariato per la Regione sarebbe una missione nell'interesse innanzi tutto del cittadino "che ha il diritto di avere a sua disposizione un medico che possa assisterlo serenamente e con continuità".

Nel comunicato Omceo Mi è possibile tracciare un primo identikit del medico precario milanese: non più giovane, con carichi di lavoro e responsabilità importanti, ma senza stabilità sociale, economica "in una condizione potenzialmente incompatibile con il mantenimento di un minimo decoro professionale ed umano". Rossi si interroga: quando la Regione riempirà il territorio di futuri enti gestori delle cronicità, queste società convenzionate ad hoc potrebbero "generare ulteriore precariato medico". La colpa del precariato -sottolinea Rossi-non è di regione od aziende, ma di inique disposizioni di legge. «Ad esempio -sottolinea a DoctorNews il presidente Omceo Mi- di un turn over che fatta una media tra le regioni italiane concede per ogni tre esodi una sola assunzione, senza che vi sia modo di evidenziare eventuali sovraccarichi di lavoro nelle strutture, situazioni di pressione e di burn-out».

Replica Gallera chedal 2014 la Regione ha autorizzato un turnover di quasi uno a uno nei piani di gestione delle risorse umane. E per il 2017 il turnover standard dell'85% è stato alzato al 90%, «con punte del del 100% per alcune aree critiche di carattere sanitario». Inoltre dal 2015 la Regione favorisce «tutte le politiche di stabilizzazione del personale precario in conformità alle norme vigenti». In particolare, analizzando i dati 2016 «non emerge assolutamente l'incremento di precari nelle strutture sanitarie lombarde ed in particolare dell'area Milanese (Ospedali Fatebenefratelli/Sacco/Buzzi, Niguarda, Pini/Cto, Santi Paolo e Carlo, Cinisello - Sesto). Anzi nel complesso il personale medico precario diminuisce. Siamo passati da 398 a 343 unità di personale contrattista». Nel complesso, «tra cococo e partita Iva, ci attestiamo al 14% del totale del personale medico a tempo indeterminato e determinato di tali ospedali. Anche il personale medico dipendente a tempo determinato per l'area milanese si attesta su una percentuale di circa l'8% del totale del personale in servizio, in una posizione assolutamente migliore di altre Regioni».

Rossi ammette che i dati forniti rivelano attenzione al fenomeno, anche se osserva che «la risposta si riferisce a quanto pare alle sole strutture pubbliche e non al privato convenzionato». Il presidente Omceo Mi invita l'Assessore Gallera a un confronto sul tema. «Si tratta di un problema da contrastare attivamente, e per il quale proporre alternative, in un sistema sanitario, quello lombardo, che risposte in termini di efficienza ne ha date e ne dà. Lavoro precario equivale a potenziali carenze organizzative; oggi noi non abbiamo nemmeno una ricognizione di dove più si annidino tali situazioni di incertezza. Per vari motivi -esemplifica Rossi- sia per sapere le reali condizioni di lavoro degli iscritti sia per organizzarsi in vista della composizione dei dossier formativi, il nostro ordine da tempo chiede alle strutture milanesi pubbliche e private un censimento dei contratti in pianta organica senza avere risposta. Non escludo sia difficile avere il polso della situazione, ma a maggior ragione credo che una presa in carico organica del problema da parte della Regione sia necessaria».


Download Center

Principi e Pratica Clinica
Aulton - Tecnologie Farmaceutiche
vai al download >>
separa
Principi e Pratica Clinica
Rugarli medicina interna sistematica
vai al download >>