Attualità

mag32017

Inaugurato all'Iss il primo museo di Sanità pubblica italiano

tags: Medicina
Lo scorso 21 aprile a Roma, presso l'Istituto superiore di Sanità, il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella ha inaugurato il nuovo Museo di Sanità Pubblica alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini.
La cerimonia si svolta a conclusione delle celebrazioni dell'ottantatreesimo anno dall'istituzione di quello che è il più antico e il più grande Istituto di sanità pubblica in Europa.

La struttura, che permetterà un'esperienza altamente interattiva, sarà aperto al pubblico, previa prenotazione. Il museo è ospitato presso la sala del giardino d'inverno dell'Iss e sarà visitabile anche dalle scuole che potranno sfruttare appieno tutte le tecnologie utilizzate per favorire il rapido apprendimento dei contenuti delle quattro sezioni del Museo. Sarà possibile visitare il museo dell'Iss solamente su prenotazione scrivendo a: museo@iss.it.

Progettato e realizzato in collaborazione con Palazzo della Salute secondo i principi che hanno ispirato nel 2015 la realizzazione del Musme (Museo della Storia della Medicina di Padova), dove la storia delle scienze mediche si sposa con le più avanzate tecnologie multimediali, il Museo dell'Iss nasce per stimolare la partecipazione attiva dei cittadini nell'acquisizione delle conoscenze scientifiche.

«Abbiamo voluto questo Museo» ha spiegato Walter Ricciardi, Presidente dell'Iss «per farne un polo di diffusione della cultura scientifica perché la sua crescita è strettamente connessa alla tutela della salute pubblica. Abbiamo immaginato la custodia della tradizione e della storia come rivolta al futuro, offrendo ai cittadini uno strumento in più per acquisire conoscenze e, alla fine di ogni sezione, mettersi alla prova attraverso un test interattivo».

Sarà un Museo aperto a tutti i cittadini e con un'attenzione particolare alle scuole: insegnanti e allievi entreranno nel mondo scientifico attraverso modalità multisensoriali che impegnano l'apparato uditivo e visivo. I visitatori potranno osservare, per esempio, il video storico nel quale si mostra la lotta contro la malaria, i modelli di insetti e zanzare in una teca e verrà riprodotta, azionando una macchina a vapore, l'erogazione del Ddt, mentre sarà possibile ascoltare il ronzio delle zanzare. Nel viaggio al Museo tra passato e futuro, sarà possibile, inoltre, ammirare e sfogliare elettronicamente il Fondo dei libri rari e di pregio dell'Iss.

Il percorso è diviso in quattro sezioni: la prima è dedicata alla genesi dell'edificio dell'Istituto Superiore di Sanità, la seconda è stata costruita per parlare degli strumenti, dei laboratori, delle persone, la terza celebra il Fondo libri rari della biblioteca dell'Iss; la quarta, dedicata specificamente all'attività di divulgazione, è dedicata a tematiche attuali e a progetti scientifici. «L'ultima sezione è invece riservata a progetti divulgativi» ha aggiunto Ricciardi dove useremo modalità innovative per parlare di scienza. Da qui partiranno, per esempio, mostre itineranti nel Paese dedicate ai temi più importanti ed attuali di sanità pubblica e ai progressi della medicina. Mai come oggi, infatti, cittadini consapevoli possono contribuire attraverso i propri comportamenti a tutelare la salute pubblica e i successi ottenuti grazie ai frutti della ricerca. Vogliamo assolutamente risalire la classifica dei paesi con maggiori competenze diffuse in tema di salute, in cui oggi l'Italia occupa il penultimo posto. Il Museo dell'Iss e le iniziative culturali collegate sono il nostro concreto contributo».

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