apr192017
Concorso farmacie, question time a Lorenzin: pochissime aperture, ministero monitori
È vero che nel Milleproroghe, in vigore da marzo, è contenuta la proroga delle graduatorie del concorso straordinario - disposizione che ha il vantaggio di far guadagnare tempo per eventuali ulteriori correttivi alle criticità riscontrate finora -, ma è un dato di fatto che pochi sono gli interpelli e ancora meno le aperture di farmacie. Per questo, sarebbe opportuno da parte del ministero della Salute un monitoraggio attento sull'effettiva attuazione del concorso. È questo l'appello lanciato da
Mara Mucci, parlamentare, durante il question time alla Camera di
Beatrice Lorenzin, ministro della salute, sul tema. «Nel Crescitalia» è stata la premessa di Mucci «era stato previsto un potenziamento del sistema con l'apertura di oltre 4mila nuovi esercizi. A oggi sino stati fatti solo alcuni interpelli e sono pochissime le farmacie aperte, con una situazione che non corrisponde a quanto previsto dalla legge».
«Il processo di potenziamento della rete di distribuzione del farmaco» è la risposta della ministra «ha incontrato in questi anni criticità». Sul tema in oggetto «desidero rassicurare che è stato già adottato il provvedimento normativo che ha protratto il termine di validità delle graduatorie dagli iniziali due anni a sei, per altro a decorrere dalla data del primo interpello. Questo consentirà di non vanificare le attività concorsuali già svolte finora, offrendo al contempo nuove opportunità per eventuali ulteriori correttivi alla disciplina del concorso straordinario in relazione alle altre criticità che sono già state portate all'attenzione del ministero della Salute». D'altra parte, obiettivo del concorso è «favorire l'accesso alle sedi farmaceutiche di un più alto numero di farmacisti, soprattutto giovani», garantire maggiore capillarità e «migliori condizioni di concorrenza, rimuovendo alcune restrizioni all'ingresso da parte di nuovi operatori sul mercato. Propositi che rischiano di essere frustrati da un rilevante contenzioso amministrativo che ha impedito l'assegnazione da parte di moltissime Regioni della gran parte delle nove sedi farmaceutiche».
Ed è stato «proprio per evitare che tali criticità potessero determinare le scadenze delle graduatorie regionali» che «nel Milleproroghe è stata inserita questa disposizione». «Tutte cose» replica Mucci «che già sapevamo. Anche se in essere, questa proroga, per ora, non ha contribuito a risolvere il problema. Pensiamo, per esempio, all'Emilia Romagna che ha rimandato l'interpello da fine mese, a ottobre. Ci immaginavamo allora una risposta più efficace, se non altro dal punto di vista del controllo: è vero che questi concorsi sono di tipo regionale, ma sono fatti attraverso una piattaforma web» nazionale che avrebbe dovuto rendere «automatica» l'assegnazione. «Spero che ci sarà un attento monitoraggio rispetto ai prossimi passaggi, perché al di là di ricorsi e ritardi delle commissioni regionali ci ritroviamo in una situazione in cui le farmacie non sono a oggi aperte» e in cui «sono tantissimi gli aspiranti farmacisti». Per altro «non è accettabile che una legge dello stato datata 2012 non sia attuata. Non è la prima volta che succede: c'è un evidente problema tra la norma che il Parlamento approva e la sua effettiva attuazione. E questo è un fatto grave».