Attualità

mar142017

Stipendi medici, nel confronto Italia molto più povera della Germania

tags: Medicina
Italia-Germania 4-3, come la partita ai mondiali di Messico '70? No, purtroppo oggi il punteggio è invertito. E' di 1 a 6 il rapporto denunciato da nostri lettori tra lo stipendio di un medico specialista italiano e un collega tedesco, e 1 a 4 tra specializzandi e tirocinanti di medicina generale. Nel blog di Doctor33 un cardiochirurgo Ssn dichiara a febbraio 3.829,06 euro di busta paga. Giunto a fine carriera sottolinea come il più giovane collega bavarese, stessa branca, percepisca 20 mila euro al mese. Un ortopedico marchigiano in servizio dal 2000 ricorda, da specializzando con il contratto nel '99, di aver percepito metà dei colleghi tedeschi. Qui il rapporto è 1 a 2. Ma un terzo protagonista del blog, medico di famiglia, rialza il divario: ha seguito una tirocinante tedesca al 3° anno che guadagna 3.300 euro netti al mese lavorando come un medico di famiglia qualsiasi. In Italia, si sa, la borsa è 800 euro. Conclusione amara: nel 2006 secondo la Fnomceo avevamo 290 mila specialisti, dieci anni dopo sono 275 mila, nei paesi nordici invece c'è un boom e gli specialisti li cercano da noi già formati. Eppure solo nel 2011 il rapporto della Federazione europea dei medici salariati Fems guidata dall'italiano Enrico Reginato rivelava che i medici italiani hanno stipendi tra i più alti in Europa. Il giornale della Fnomceo ricordava come all'apice della carriera i nostri medici arrivino a10mila euro lordi al mese, meno solo che in Belgio (16.600 euro lordi) e Danimarca (13.330 euro lordi che però diventavano9 mila in base al costo della vita). Reginato oggi sottolinea che «non è possibile fare una valutazione generale paragonando casi particolari. Intanto, in Italia c'è stato il blocco dei contratti per sei anni, l'indagine che avevo curato personalmente andrà aggiornata. Poi, nel 2011 avevamo avvertito che i 9.245 euro del medico italiano all'apice di carriera riguardano solo un piccolo numero di medici, i Capi Dipartimento. Oltralpe le cose ad esempio cambiano, in Francia i colleghi hanno uno stipendio legato all'anzianità, e ognuno può raggiungere il top. E poi, dal salario italiano lordo vengono detratte all'origine imposte e trattenute previdenziali, e si dimezza. Invece i colleghi francesi prendono lo stipendio prima delle trattenute fiscali, e poi pagano le imposte. Gli inglesi arrivano pressoché tutti al livello di Consultant, che corrisponde al primario italiano, e vi è anche una contrattualità individuale. Nel complesso non siamo i più ricchi ma ce la battiamo con i pari grado britannici e di altri paesi. Quanto ai casi denunciati dai lettori, nel primo il cardiochirurgo tedesco presenta uno stipendio che probabilmente include redditi di libera professione, consentiti solo a chi espleta un ruolo di primario, quindi è più avanti in carriera del collega italiano che prende meno di 4 mila euro mensili netti, non del tutto incoerenti con la retribuzione media lorda della ricerca Fems. Un medico tedesco non specialista guadagna fra 4200 e 5.400 euro lordi mensili, uno specialista da 5.500 a 7.100 (dal 13° anno in poi). Nel caso degli specializzandi, l'italiano segue un corso di formazione universitario, cosa che è rimasta quasi solo da noi; all'estero si va subito a lavorare in ospedale, spesso con contratto di medico ospedaliero, coinvolti in pieno. I salari dello specializzando variano dai 16-19 mila euro annui della Spagna ai 41-50 mila di Germania e del Regno Unito, e dopo qualche anno l'Ordine in Germania, il Ministero o l'università altrove, conferiscono il titolo di specialista. Infine nel caso del medico di famiglia "aspirante", da noi pesa l'assenza di un contratto che in Germania invece c'è e segue le regole di una qualsiasi specialità. Certo un aumento salariale sarebbe il benvenuto, ma per ottenerlo il paragone con gli altri principali Paesi europei non è molto utile. Credo che il maggiore problema in Italia, rispetto alle migliori situazioni europee, siano le condizioni di lavoro, che vanno da una carente formazione specialistica, al precariato, ad uno sviluppo professionale qualitativamente limitato, con scarsa autonomia professionale per chi non è primario, al blocco del turnover, con medici sempre più anziani sovraccarichi di lavoro, al mancato pagamento degli straordinari, alla carenza di letti, alla subordinazione ad una politica di bassa qualità che pensa di ottenere buoni risultati nelle cure con un progressivo taglio di risorse e di ticket sanitari, che molti non si possono permettere. Siamo in un Sistema Sanitario concepito quando ancora non esistevano ecografia, Tac, Rmn, web. E' come se usassimo i cavalli per trainare il Frecciarossa». (Fonte: Doctor33)

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