mar82017
Tirocinio Mg, interrogazione a Lorenzin: sessioni straordinarie post-gravidanza per dottoresse
Consentire alle studentesse del corso di medicina generale in gravidanza di recuperare le lezioni perse e di fruire di sessioni straordinarie, in tutte le regioni, così da rientrare in tempo utile nelle graduatorie; e in prospettiva equiparare le tutele della maternità della tirocinante a quelle della futura dipendente Ssn che frequenta il corso di specialità (ferma restando l'auspicabilità di un contratto anche per i futuri medici convenzionati): sono le istanze dei futuri Mmg all'origine delle richieste di Vanna Iori, deputata Pd, in un'interrogazione al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, presentata per l'8 marzo. Nel testo, frutto di uno scambio di idee con Simone Quintana coordinatore di Fimmg Formazione Emilia Romagna, Iori rileva come manchino pure "tutele o politiche di sostegno per il periodo dell'allattamento (fino a un anno di età del bambino)". E come, al riguardo, molto diverso sia il trattamento per i futuri dipendenti della sanità pubblica, con le specializzande dei corsi universitari che hanno diritto a 12 mesi di maternità totali nei 5 anni di specialità pagati 1.500 euro al mese. Senza contare che il diritto a specializzarsi scatta in qualsiasi periodo dell'anno, al termine del recupero dei mesi di maternità.
«Il corso di formazione oggi presenta varie criticità -ammette Quintana -basti ricordare che la borsa di studio lorda annua è di 11600 €, con cui si devono pagare anche 3 assicurazioni obbligatorie: morte, infortuni e Rc professionale. Uno dei problemi più gravi è per le colleghe, se una dottoressa intraprende la gravidanza nel corso accadono diversi avvenimenti ormai non più tollerabili. La regione interrompe l'erogazione della borsa per il periodo di mancata frequenza, ma per fortuna l'Enpam sopperisce garantendo un'entrata per il nucleo familiare ed è notizia di pochi giorni fa che questa tutela ha avuto un importante rinforzo in termini economici (assegni per cinque mensilità, due ante e tre post-parto, fino a 6 mila euro annui ndr). È importante sottolineare che l'età media dei medici in formazione è sui 30 anni e, sia per maschi che femmine, poter contare su un'entrata economica di soli 850 euro al mese è un ostacolo all'obiettivo di costruire una famiglia. Ma per la collega in gravidanza esiste una seconda criticità: la sospensione delle attività didattiche, teoriche e pratiche, comporta in molte regioni lo slittamento alla sessione successiva del conseguimento del diploma di regola conferito a dicembre, alla fine di ogni triennio; e a cascata slitta il posizionamento nelle graduatorie regionali di settore e in quelle aziendali per il conferimento di incarichi temporanei. Il ritardo si traduce in opportunità lavorative perse, per mere ragioni burocratiche amministrative».
Siccome il corso è sotto la supervisione del ministero della Salute, «a quest'ultimo -sintetizza Quintana- si chiede se non sia giunto il momento di uniformare le varie normative regionali scaturite dal decreto ministeriale 7/3/2006, innanzi tutto sulle sessioni d'esame, per istituirne di straordinarie. Certo, a mio modo di vedere l'equiparazione della borsa al contratto specializzandi farebbe fare un salto di qualità al corso oltre che al tenore di vita del medico, ma il primum movens dell'interrogazione è l'impellenza di un sistema di Welfare per medici che oltretutto sviluppano tutta la carriera nel Ssn».