Attualità

mar12017

Formazione medicina generale, chi entra dopo perde un anno. Corsisti: ingiusto e inaccettabile

tags: Medicina
Una sessione straordinaria per uscire a gennaio 2018 e partecipare in tempo alle graduatorie del prossimo anno: la chiedono sul web i tirocinanti del corso di medicina generale che si sono iscritti a inizio 2015 anziché a fine 2014. Il nostro ordinamento infatti da una parte ammette i ritardatari ma dall'altra non consente loro uguali diritti rispetto a chi si è iscritto prima. Tutto nasce nel 2014, fino ad allora c'erano solo 10 giorni dall'inizio del primo anno del corso triennale per ospitare nuovi inserimenti. Il decreto 28 agosto 2014 del Ministero Salute ha esteso la possibilità di utilizzare la graduatoria degli idonei a 60 giorni dall'inizio del corso di formazione. Dal corso 2014-17 si sono create due categorie di immatricolati al triennio: gli inseriti alla fine dell'anno prima e quelli entrati a inizio nuovo anno. Le due categorie non escono insieme. Lo stesso decreto infatti impone a tutti i corsisti di fare 4800 ore in 36 mesi. In realtà, 4800 ore si possono finire anche prima del compimento dei 36 mesi. Ma la Direzione Generale Professioni del Ministero della Salute con circolare 35/14 ricorda che ai sensi dei decreti vigenti, «i giorni di corso persi vanno recuperati e regolarmente retribuiti nel rispetto del limite minimo di 4800 ore e di 36 mesi».

Vanno rispettati entrambi i termini. Così, i medici convocati a gennaio 2015, pur rientrando prima di fine 2017 nelle 4800 ore previste grazie a piani di recupero individuali, non potranno sostenere la prova finale nella sessione ordinaria di dicembre 2017, slitteranno a dicembre 2018 e potranno concorrere per le graduatorie 2019. Invece i corsisti convocati a fine novembre/inizio dicembre 2014 recuperando eventuali ore perse potranno comunque diplomarsi regolarmente a dicembre 2017 e concorrere alle graduatorie 2018. La differenza è definita "profondamente ingiusta, e quindi non accettabile" I giovani che chiedono la sessione straordinaria invece contrappongono il Decreto 7 marzo 2006 secondo cui "l'esame finale va svolto entro la fine dell'anno solare in modo da permettere ai medici in formazione l'inserimento nella graduatoria regionale per la medicina generale entro il 31 gennaio dell'anno successivo; inoltre le regioni e le province autonome possono prevedere anche ulteriori sedute di esame per i tirocinanti che hanno sospeso la frequenza a seguito di malattia, gravidanza o servizio militare".

Di qui la richiesta di una sessione straordinaria martedì 30 gennaio 2018, in modo che a tutti i medici che "compiranno" i 36 mesi entro quella data possano presentare il giorno dopo, 31 gennaio, ultimo giorno utile, domanda di iscrizione alle graduatorie regionali, non aspettando un altro intero anno. In alternativa è accettabile una sessione straordinaria nei mesi successivi, potendo però far domanda di iscrizione con riserva in attesa di indirizzare all'ufficio competente il diploma ottenuto in seguito. Terza opzione: prorogare il termine di presentazione della domanda per l'inserimento nella graduatoria regionale 2018 per il numero di giorni necessario a consentire a chi discute la tesina nella sessione straordinaria. Ove si ottenesse la sessione straordinaria del 30 gennaio, si chiede inoltre di poter presentare domanda di iscrizione alle graduatorie Asl di Continuità Assistenziale entro fine dicembre 2017, con riserva di far pervenire in seguito agli uffici competenti il diploma ottenuto, "evitando così di essere posizionati alla fine della graduatoria anziché all'inizio, subito dopo i medici già presenti nella graduatoria regionale".

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