feb82017
Concorso farmacie Puglia e sedi sub judice, Tar sospende secondo appello
È nuovamente bloccato il concorso straordinario in Puglia. A disporre l'immediata sospensione del secondo interpello è il Tar di Bari, che si è così pronunciato su una richiesta cautelare che arriva da alcuni farmacisti vincitori al primo interpello delle sedi sub judice. Tuttavia, si tratta solo di una sospensione momentanea, sarà necessario attendere il 21 febbraio per conoscere l'esito della trattazione collegiale dell'istanza alla camera di consiglio. Nel frattempo, il vice presidente della Fofi,
Luigi D'Ambrosio Lettieri «invita i farmacisti concorrenti a tranquillizzarsi nell'attesa di sapere cosa dirà la giustizia amministrativa in merito», afferma parlando con Farmacista33, e rimarcando che «una contestazione sulla procedura dovrebbe essere fatta nel momento in cui la Regione mette le sedi sub judice nell'offerta complessiva, ma non penso che possa essere fatta dopo, quando c'è già stata l'assegnazione».
La Regione Puglia, con una delibera dello scorso dicembre, spiegano gli avvocati dei ricorrenti
Pier Luigi Portaluri e
Giorgio Portaluri «ha deciso di procedere con il secondo interpello e assegnare le 85 sedi ancora vacanti ai candidati collocatisi in graduatoria dopo la 180ma posizione; posizione in graduatoria meno elevata rispetto a quella dei farmacisti ricorrenti, i quali secondo la Regione avrebbero dovuto attendere gli esiti del precedente contenzioso, rischiando anche l'eliminazione della sede farmaceutica». La decisione della Regione di procedere con il secondo interpello è stata definita «irragionevole» da parte degli avvocati Portaluri, che hanno così chiesto l'immediata sospensione del secondo interpello, accolta poi dal Tar di Bari.
Dal canto suo D'Ambrosio Lettieri ribadisce che «la Regione ha rispettato i principi della trasparenza, della correttezza e della tempestività dell'informazione che rappresentano presupposti necessari per operare una scelta consapevole e libera chi ora pone un problema per quanto attiene la legittimità dell'inserimento di una sede sub judice dell'elenco delle farmacie messe a disposizione dal concorso, a mio sommesso avviso avrebbe dovuto contestare subito. Peraltro, ricordo che nell'offerta fatta dalla Regione risulta evidente dagli atti ufficiali che nei documenti era indicato quali erano le sedi sub judice, dunque chi ha scelto dette sedi, nell'atto di sceglierle, ha accettato di correre l'alea del rischio. Il fatto di indicare in maniera chiara quali sono le sedi sub judice è un chiaro avviso al farmacista che la sceglie che può esserci un rischio. Il farmacista non era obbligato a inserire delle sedi, poteva eliminarle».