lug252016
Concorso specialità, segnalate le prime irregolarità. Federspecializzandi: test in troppe sedi
Il Concorso nazionale per le Specializzazioni di Medicina è appena terminato e già stanno circolando su Internet immagini relativi ai punteggi, ritenuti anomali, riscontrati nelle diverse aule e numerose segnalazioni di irregolarità sono giunte ai legali di Consulcesi: in particolare i candidati si chiedono se in tutte le sedi d'esame siano state adottate le stesse misure di vigilanza e perché il test non si svolga in sede unica. Le segnalazioni ufficiali di presunta irregolarità dovranno pervenire al ministero, che ha attivato un modulo apposito, e dati non ce ne sono ancora, ma «i principali dubbi espressi dai candidati corrispondono a richieste che da tempo sono state formulate da Federspecializzandi - come spiega il vicepresidente vicario
Stefano Guicciardi - e sono riconducibili al fatto che anche quest'anno il test si è svolto in un numero veramente esagerato di aule, 449».
Questo, secondo Guicciardi, lascia aperta la possibilità di una grande disparità fra i controlli tra sedi diverse e anche all'interno della stessa sede, perché in certi complessi ci possono essere aule con tipi di sorveglianza molto differenti. Da quando, due anni fa, è stato attivato il concorso nazionale, Federspecializzandi ha segnalato tre punti critici fondamentali. Il primo, appunto, è il gran numero di aule e la disomogeneità nei controlli; è invece importantissimo, ribadisce Guicciardi, «avere, se non una sede unica come diversi concorsi pubblici già fanno, almeno una forte riduzione a tre o quattro sedi, per macropoli geografici». La seconda criticità fa riferimento al tipo di domande proposte nei test: «dovrebbero essere nettamente modificate; anche quest'anno sono state segnalate come nozionistiche e per nulla impostate sui casi clinici come invece lo stesso ministero prevede». Infine si chiede l'istituzione di una graduatoria unica, sul modello spagnolo, e non una per ogni specializzazione. Non è dunque difficile immaginare che ci saranno ricorsi, anche considerando che verrà escluso circa il 50% dei candidati, con 6700 contratti a fronte di oltre 13mila aspiranti specializzandi. «Si pagano le conseguenze - conclude Guicciardi - della programmazione non adeguata degli anni scorsi».
(Fonte: Doctor33)