Attualità

mag22016

Tirocinio in farmacia, a Sud da molto regolamentato a pratica professionale a costo zero

tags: Farmacia
Tirocinio post-laurea o stage, il dibattito è ancora aperto sulla sottile e sfumata linea che distingue la professionalizzazione di un mestiere dal fornire prestazioni professionali a basso costo. In tutta Italia la situazione varia da regione a regione, e se a Napoli lo stage sembrerebbe essere fortemente regolamentato, in Calabria succede che la "pratica professionale" a costo zero vada avanti anche per due anni consecutivi. Secondo quanto concordato in sede di Conferenza Stato-Regioni (24/01/2013) il tirocinante extracurricolare deve avere un'indennità di partecipazione il cui importo, a discrezione delle Regioni, non deve comunque essere inferiore ai 300 euro al mese e il tirocinio può essere svolto "per l'accesso alle professioni ordinistiche", e non per chi è già professionista. Rimane dunque da capire come sia possibile che ci siano farmacisti, iscritti o meno all'Albo, che lavorano senza alcun rimborso, come segnalato dai vertici di molti Ordini regionali e provinciali.

In Calabria il termine "tirocinio" viene utilizzato solo per la pratica finalizzata alla laurea, mentre «post laurea» spiega a Farmacista33 Pia Policicchio di Agifar Cosenza e presidente Fenagifar, «esiste solo la pratica professionale finalizzata alla titolarità a cui i farmacisti iscritti all'Ordine aderiscono spontaneamente. Essendo i farmacisti iscritti all'Ordine» aggiunge «la pratica dovrebbe essere retribuita ma nella realtà dei fatti questo non avviene. Esistono dei bandi regionali che consentono di accedere a un rimborso mensile, pagato dalla Regione, ma chi non rientra nei requisiti del bando - per merito, anno di laurea o età - non può accedervi e deve comunque praticare per due anni, senza avere necessariamente un rapporto di dipendenza con la farmacia».

A Napoli, invece, per effettuare tirocini extracurriculare le possibilità sono due, spiega il presidente provinciale dell'Ordine Vincenzo Santagata: «O si attiva un tirocinio post-laurea entro un anno dalla laurea, sancito da una convenzione con la Regione, dove il soggetto ospitante ha l'obbligo di corrispondere al tirocinante un'indennità di partecipazione che non può essere inferiore a 400 euro, oppure si effettua lo stage attraverso il progetto Garanzia Giovani, un'iniziativa europea valida per i colleghi entro i 29 anni di età. In questo secondo caso la Regione pagherà direttamente al tirocinante 500 euro e sosterrà i costi relativi al premio Inail e alla polizza. In entrambe i casi lo stage può durare al massimo 6 mesi senza possibilità di rinnovo. L'iscrizione o meno all'Albo non fa differenza».


(Fonte: Farmacista33)

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