Attualità

apr152016

Patto salute, Sigm e Federspecializzandi: no a giovani medici come merce di scambio

La proposta presentata dall'Intersindacale potrebbe rappresentare uno strumento per immettere nuova forza lavoro di qualità a basso costo per sopperire alle strutturali carenze di organico di un Servizio Sanitario Nazionale che, tra blocco del turnover e imposizione da parte della Corte di Giustizia europea di sanare le croniche anomalie legate a un monte orario abnorme e alla mancanza del giusto riposo compensativo tra i turni del personale strutturato, è ormai arrivato allo scompenso manifesto. A sottolinearlo in una nota congiunta le delegazioni dell'Associazione italiana giovani medici (Sigm) e di Federspecializzandi dopo l'incontro dello scorso 8 aprile con una delegazione del ministero della Salute organizzato dopo la richiesta delle associazioni di prendere parte alle riunioni del Tavolo tecnico-politico previsto dall'art. 22 del Patto per la Salute.

Come noto al vaglio del Ministero vi è la possibilità d'inserire nelle strutture dei Ssr i medici in formazione degli ultimi due anni con la possibilità da parte delle Regioni di sostenerne il costo attraverso la contrattualizzazione biennale a tempo determinato in cambio delle prestazioni assistenziali erogate. Le due associazioni puntano il dito «sulla situazione dei medici in formazione post lauream usati come "merce di scambio", con il rischio di essere spostati da una parte all'altra come tappabuchi, senza tener conto della qualità di un percorso formativo medico che necessita di interventi urgenti e strutturali ma che tutti sembrano voler tenere in secondo piano».

La questione principale da risolvere per il Ministero della Salute, sottolinea la nota, è il reperimento di nuove risorse per risanare il capitolo di spesa destinato alla formazione medica post laurea (scuole di specializzazione e corsi di formazione specifica in medicina generale) soprattutto visti i risultati di una mancata programmazione delle risorse umane che ha portato negli ultimi anni a un'apertura della forbice tra numero di neolaureati e posti di formazione post laurea, cui è necessario porre rimedio. Lascia ben sperare all'interno di questo scenario l'inizio di un percorso nell'ambito della pianificazione del personale sanitario, all'interno della Joint Action Helth Workforce Planning & Forecasting ma molto resta ancora da fare. Difatti, continua la nota congiunta, il riordino realizzato con il DI 68/2015 (con la riduzione della durata di molti corsi) è stato l'inizio di un percorso di recupero fondi che, nella passata legge di stabilità, è continuato garantendo per questo triennio almeno 6.000 contratti statali che, purtroppo, restano insufficienti. Il numero dei neolaureati è crescente e avrà il suo culmine nel 2020 quando gli stessi saranno circa 17.000 a causa delle decisioni della giustizia amministrativa a seguito dei ricorsi presentati negli scorsi anni.

(Fonte: Doctor33)

Download Center

Principi e Pratica Clinica
Aulton - Tecnologie Farmaceutiche
vai al download >>
separa
Principi e Pratica Clinica
Rugarli medicina interna sistematica
vai al download >>