feb92016
Esame abilitazione medica a Messina, Sigm: «Ennesimo scandalo Cineca»
Giovedì 4 febbraio si sono
svolti in tutta Italia gli esami di Stato per ottenere l'abilitazione all'esercizio della professione medica. Ovunque, ma
non a Messina. Il motivo è "grottesco": da Roma, infatti, sono giunti all'Università siciliana solo 125 plichi a fronte dei 155 neolaureati che dovevano svolgere il test. Un
errore clamoroso e senza precedenti, commesso dal Cineca, il
consorzio interuniversitario che gestisce le procedure di esame. E quella che doveva essere la tappa finale di un percorso iniziato sei anni fa, per 155 neolaureati si è rivelata una beffa. «Nonostante fosse stato comunicato al Cineca il numero di 155 candidati già dal mese di novembre, le buste inviate erano appena 125 non consentendo così il regolare svolgimento della prova. È bene ricordare l'importanza dell'esame di stato, che in media viene svolto circa 6 mesi dopo il raggiungimento della laurea, e che consente l'abilitazione alla professione medica e l'inserimento quindi nel mondo del lavoro» commenta amaro
Fabrizio Salemi, responsabile nazionale dello Smi dell'area giovanile. Che chiede a gran voce che si consenta ai giovani medici di poter effettuare l'abilitazione nel più breve tempo possibile onde evitare ulteriori danni, per esempio il mancato inserimento nelle graduatorie di reperibilità e sostituzioni di continuità assistenziale (ex guardia medica) le cui domande hanno solitamente scadenza nei primi mesi dell'anno.
«Esprimiamo solidarietà ai colleghi per quanto accaduto durante lo svolgimento delle prove di abilitazione dei Medici di Messina e non possiamo non evidenziare come il Cineca si sia dimostrato per l'ennesima volta partner inadeguato del Miur» sottolineano invece i
Giovani Medici Sigm. «Così come all'alba dello scandalo dell'inversione delle prove che aveva macchiato la prima edizione del concorso nazionale e in vista del prossimo concorso di accesso alle scuole di specializzazione (a.a. 2015/2016) chiediamo con forza l'interruzione di qualsiasi tipo di rapporto tra Miur e Cineca» sottolineano i Giovani Medici, che sosterranno pienamente i neolaureati di Messina che saranno
chiamati a svolgere la prova in data differente (e non ancora resa nota...) rispetto ai loro colleghi del resto di Italia. In tutta questa bagarre, sembra tuttavia confermato che i neomedici che hanno svolto la prova di abilitazione nelle altre sedi non dovrebbero essere interessati dall'accaduto.
«Negli ultimi giorni due sentenze hanno ulteriormente compromesso la già fallace programmazione: il Tar del Lazio ha definitivamente ammesso in sovrannumero alla facoltà di Medicina e Chirurgia i 9000 ricorrenti, mentre il
Tribunale di Caltanissetta ha dato il via libera all'attivazione di una succursale di un'università rumena nella città di Enna, permettendo in questo modo di
bypassare il numero programmato mediante un esborso economico» aggiunge Salemi. «Al numero quindi sempre crescente di iscrizione alla facoltà di Medicina non corrisponde però un parallelo incremento del numero dei contratti per la formazione specialistica e per l'accesso al
Corso di formazione specifica in Medicina generale, così facendo risulta gravemente compromessa la formazione dei professionisti medici del futuro Servizio sanitario nazionale, che si barcamena a oggi tra sentenze di giustizia amministrativa e grossolani errori di programmazione» conclude il responsabile nazionale dello Smi dell'area giovanile.
Simona Recanatini