feb52016

Test medicina, Conte (Fnomceo): ben venga la riduzione dei posti disponibili

Mentre l'Unione degli universitari accoglie con soddisfazione le sentenze, che stanno uscendo in queste ore, di accoglimento del maxi ricorso relativo al test d'ingresso dell'aprile 2014, dalla Fnomceo plaudono all'ipotesi di comprimere di un ulteriore 20% il numero di posti disponibili per la facoltà di Medicina. «Questa notizia la apprendiamo anche noi dagli organi di stampa - spiega a Doctornews33 Luigi Conte, Segretario Generale Fnomceo - ma la accogliamo favorevolmente perché si avvicina a quelle che sono le previsioni che avevamo sempre fatto». E sempre sui numeri aggiunge: «Pur lamentando da tempo una scarsità di dati sui fabbisogni, crediamo di essere oggi sulla strada giusta per fare chiarezza anche grazie ad un progetto europeo che sta monitorando i dati incrociando quelli di università, Fnomceo, Enpam e Agenas».

Al centro della questione, anche per il Segretario Fnomceo, la mole di ricorsi che in questi giorni stanno riammettendo molti studenti che non avevano superato i test d'ingresso. «Ritengo che una riduzione degli accessi a Medicina - aggiunge Conte - possa essere proficua anche per far sì che si riassorba il notevole aumento di iscritti che c'è stato con i famosi ricorsi. In questi ultimi tre anni, infatti, abbiamo assistito all'ingresso del 30-40% e a volte anche 50% in più, rispetto al numero stabilito per la facoltà di Medicina. E non sono finiti ancora i pronunciamenti della magistratura». Anche per Conte, uno sbarramento imponente in fase di iscrizione alla facoltà darebbe, in sostanza, più respiro a tutto il sistema e permetterebbe che non si crei l'imbuto al momento dell'ingresso alle scuole di specialità. «Se si pensa che ci sono i contratti di specializzazione, portati quest'anno a 6mila e a cui vanno aggiunti i mille di medicina generale, ci ritroveremo tra sei o sette anni, con 6-7mila persone che non potranno specializzarsi».

Rossella Gemma (fonte: Doctor33, 4 gennaio 2016)