feb42016

Test medicina, sul numero di posti a bando si accende la bagarre

Appena il tempo di pubblicare le date per le nuove prove di esame per l'ammissione a Medicina, previste per il 6 settembre prossimo, e già scoppiano nuove polemiche. A far discutere il numero di posti banditi per entrare nella facoltà che potrebbe essere ridotto ulteriormente, un trend, peraltro, già avviato negli anni scorsi visto che nel 2015 il numero di posti banditi era fissato a quota 9.513 unità contro le 10.083 dell'anno precedente. Dal ministero non arriva nessuna conferma ma le indiscrezioni non piacciono a Jacopo Dionisio, coordinatore nazionale dell'Unione degli Universitari che ribadisce come «il tema numero chiuso venga affrontato nel peggior modo possibile» e aggiunge che questa programmazione andrebbe «nella direzione contraria a quanto stabilito in sede europea: con entrata in vigore di nuovi orari di lavoro per il personale ospedaliero si è visto come in Italia ci sia carenza e non abbondanza di personale. Appare ridicolo» continua il coordinare Udu «che si provveda a restringere l'accesso ai corsi sbandierando una presunta sostenibilità per il mondo del lavoro: molti studenti pur avendo superato i test non arrivano alla laurea, per non parlare di quelli che, una volta finito, dovranno mettersi in coda per accedere alle scuole di specializzazione. E intanto il tempo passa i nostri giovani medici invecchiano e perdono competitività rispetto ai colleghi internazionali che si affacciano sul mercato del lavoro con diversi anni di anticipo» conclude.

M. Mal. (Doctor33, 2 febbraio 2016)