gen212016
Lavoro: effetto positivo delle lauree brevi nella sanità
La laurea breve, nella sanità, pare funzionare. In particolare per le professioni sanitarie, comparto che raggruppa corsi decisamente gettonati come quello in fisioterapia (quasi 29.000 domande nel 2015 per circa 2.000 posti disponibili...) e logopedia (688 i posti disponibili contro le 6.800 le richieste). Il titolo triennale, organizzato secondo la logica del cosiddetto 3+2 (ovvero: un triennio di formazione e accesso all'impiego più un biennio di specializzazione, che dovrebbe, teoricamente, aprire le porte alla prospettiva di carriera), porterebbe dunque a sbocchi immediati sul fronte lavorativo: i tassi di occupazione si attestano addirittura ad oltre l'80% a un anno dalla laurea. Il report di Angelo Mastrillo, Segretario della Conferenza nazionale dei corsi di laurea delle professioni sanitarie, dedicato ai dati sull'accesso ai corsi di laurea delle professioni sanitarie 2015-16, mette chiaramente in luce il successo, in termini occupazionali, per le 22 professioni sanitarie, secondo i dati rilevati da AlmaLaurea sui laureati del 2013, a un anno di conseguimento del titolo. Smentendo, di fatto, la proiezione pessimistica che si stava delineando rispetto al trend che negli ultimi 6 anni in alcuni casi ha visto il raddoppio dei senza lavoro fra i laureati. Nell'ultimo anno si è registrata anche una sostanziale parità sul tasso di 65% dell'anno precedente per Infermiere, che è la professione più numerosa, e un lieve calo dal 64% al 62%, in generale. Si starebbe quindi per fermare la crisi occupazionale anche per l'area delle professioni sanitarie. Tra i curricola che offrirebbero maggiori sicurezze lavorative, analizzando in dettaglio le 22 professioni sulla media degli ultimi 7 anni, si confermano per l'alto tasso occupazionale ai primi 5 posti, con media dell'88%, Fisioterapista, Igienista Dentale e Logopedista, seguiti da Audioprotesista (con l'83%), Infermiere (81%) e Podologo (79%). Osservando la situazione sul 2013 si rileva che per la prima volta Fisioterapista (84%) e Logopedista (81%) perdono il primo posto a favore di Igienista dentale e Audioprotesista (88%). In posizione intermedia Tecnico di radiologia con il 62%, sotto la media totale che è del 75%. Da mettere in evidenza che, per le professioni sanitarie, già la laurea triennale conferisce un titolo qualificante e abilitante per la professione, a differenza della maggior parte degli altri corsi organizzati con la logica del 3+2, nei quali gli studenti sono obbligati a svolgere anche il biennio per la specializzazione e le prospettive di una carriera.
S.R.