Attualità

nov242015

Una laurea che abilita, la proposta del Sism. Sì dal mondo accademico

tags: Medicina
Laureati e, contemporaneamente, abilitati alla professione medica risparmiando così quell'anno di tempo "perso" tra i mesi di tirocinio obbligatorio post lauream e l'esame di abilitazione per l'iscrizione all'albo. È questa la proposta del Sism - Segretariato Italiano Studenti in Medicina - che ha organizzato in collaborazione con Paola Binetti, deputata di Alleanza Popolare (Ncd-Udc) e neuropsichiatra infantile, la conferenza stampa sul tema "Laurea abilitante per i futuri medici".«L'abilitazione medica - ha spiegato Binetti - rappresenta il momento in cui si certifica l'idoneità all'esercizio della professione. Collocarla in corrispondenza della laurea significa non solo ridurre le tempistiche all'interno del percorso formativo medico, ma anche ripensare il momento valutativo per gli studenti in medicina al termine del percorso di studi e contestualmente al momento in cui si acquisisce il titolo di Dottore in Medicina e Chirurgia». Per il deputato centrista, professoressa universitaria da sempre attenta alle tematiche legate all'università e alla facoltà di medicina, discutere della proposta di una laurea abilitante, analoga a quella di tutte le professioni sanitarie, deve essere l'obiettivo dei giovani medici. «Svolgere il tirocinio è indispensabile per accedere all'esame di abilitazione durante i sei anni del corso - ha spiegato - spostando almeno in parte l'attività didattico-formativa dall'aula al reparto o al laboratorio e dalla cattedra alla relazione con il malato è la legittima richiesta del Sism».

E a portare il proprio sostegno alla proposta dei giovani universitari, anche Andrea Lenzi, Presidente del Consiglio Universitario Nazionale, Raffaele Calabrò, cardiologo e professore universitario, Fabrizio Consorti, Presidente Società Italiana Pedagogia Medica. «Si tratta - spiega Lenzi - di un cambiamento che consentirà ai giovani medici di fare prima il loro ingresso nel mondo del lavoro, rendendoli, nello stesso tempo più competitivi all'interno dei paesi dell'Unione europea. Il progetto della laurea con abilitazione è scritto, ma bisogna ora fare una chiacchierata fra i vari attori per far sì che il progetto si realizzi. I nostri laureati sono riconosciuti come i migliori al mondo per l'aspetto nozionistico, forse un po' meno per le competenze pratiche e quindi la nostra idea va proprio in questa direzione». Ad oggi, il corso di studi in Medicina ha una durata di 6 anni e conseguita la laurea, sono richiesti altri 4/5 anni per la scuola di specializzazione. Per entrare a tutti gli effetti nel mondo del lavoro i medici devono sostenere un percorso lungo e complesso che, nel passaggio tra la prima fase (la laurea) e la seconda (la specializzazione), pone ai neolaureati una tappa intermedia vincolante per accedere alla professione, ovvero l'esame di abilitazione che attualmente prevede un tirocinio di tre mesi a cui segue poi l'esame abilitante. «Questa sorta di passaggio intermedio - spiegano dal Sism - pone una serie di problematiche sia ai giovani laureati che alle strutture cliniche che debbono accoglierli e vincola l'accesso alla scuola di specializzazione in un iter formativo tra i più lunghi e complessi dell'intera Università».

Rossella Gemma (fonte: Doctor33, 20 novembre 2015)


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