nov162015

Pani (Aifa): con nuove tecnologie per la medicina in corso cambiamenti epocali

«La biologia e la medicina per come le abbiamo conosciute in passato sono ufficialmente morte e si stanno trasformando in scienze dell'informazione». A dichiararlo il direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Luca Pani, in un'intervista televisiva rilasciata a Enrico Cisnetto, nel corso della quale ha presentato il libro "Prove di volo", appena pubblicato per Edra. Pani fa riferimento all'impatto, destinato a crescere, dovuto all'ingresso nella medicina di giganti come Apple e Google e ai dispositivi indossabili che sempre di più saranno in grado di monitorare i parametri fisici, con un'utilità immediata per i singoli individui e un'enorme fonte di dati utilizzabili dai ricercatori. Il secondo fenomeno dall'effetto dirompente è la produzione, grazie alle biotecnologie, di farmaci nuovi e fino a pochi anni fa solo immaginabili, come gli anticorpi monoclonali, che possono essere diretti contro bersagli specifici.

L'impatto di questi farmaci ha già prodotto, ad esempio, un radicale miglioramento nella prognosi dei pazienti colpiti da melanoma. Pani non ha eluso le problematiche di politica sanitaria e ha dichiarato auspicabile un superamento della parcellizzazione della sanità italiana in venti sanità regionali: «È una dinamica complessa, ma non escludo che si arrivi a una gestione più centralizzata, magari progressivamente, attraverso un sistema organizzato per macroregioni». Quanto al rapporto con il farmaco, il direttore dell'Aifa ha denunciato un'insufficiente aderenza alle terapie da parte degli italiani, che curano l'ipertensione solo al 50% e ancor meno la depressione: «Già nel 2020 sarà la principale causa di disabilità - intesa come giornate lavorative perse - nel mondo occidentale, ma in Italia si diagnostica in un caso su tre e, tra i pazienti diagnosticati, è ancora solo uno su tre a ricevere una terapia».

Renato Torlaschi (fonte: Doctor33, 13 novembre 2015)