nov122015
Corsi di medicina romeni a Enna: la Regione Sicilia fa retromarcia
La Regione Sicilia fa retromarcia e mette fine al tentativo di attivare corsi stranieri di Medicina in sede remota, a Enna, recependo così le richieste del Coordinamento delle associazioni e dei rappresentanti di medicina siciliani, dei Giovani medici (Sigm) e degli Aspiranti specializzandi (Cnas). L'apertura nella cittadina siciliana di «un'estensione» della Facoltà di medicina e professioni sanitarie dell'Università rumena Dunarea de Jos di Galati che aveva destato la preoccupazione di rettori e studenti in collaborazione tra Fondazione Proserpina - di cui è amministratore delegato l'ex senatore Mirello Crisafulli (Pd) e presidente Elio Adelfio Cardinale, ex preside della facoltà di medicina di Palermo - e la stessa Università, aveva destato molte preoccupazioni a tutto il mondo accademico. Il Coordinamento delle Associazioni e dei Rappresentanti di medicina siciliani, Sigm e Cnas hanno espresso la loro piena soddisfazione per l'intervento dell'Assessore regionale alla salute, Baldassare Gucciardi, che ha di fatto scritto la parola fine all'esperienza, mai decollata, dei corsi di laurea universitari di area sanitaria, promossi appunto in sede remota a opera dell'Università rumena. «Esprimiamo soddisfazione per la retromarcia della Regione che, nei fatti, disconoscendo i provvedimenti che concedevano alla Fondazione Proserpina la concessione della fruizione dei reparti e delle strutture del Presidio Ospedaliero di Enna, e quindi del SSN, ha recepito le nostre richieste. Ringraziamo, inoltre, il Miur per essere intervenuto autorevolmente al fine di fare chiarezza presso l'opinione pubblica, nonché di stoppare un'iniziativa le cui ripercussioni negative si sarebbero riverberate nel tempo sulla salute dei cittadini» ha commentato Sigm in una nota diffusa a seguito delle dichiarazioni di Gucciardi, che, di fatto, scarica l'ente promotore della facoltà di Medicina dell'Università romena a Enna e di conseguenza il suo patron, Crisafulli. «Quanto alla vicenda relativa all'attivazione di corsi di Laurea in ambito medico sanitario a Enna si evidenzia che, come subito comunicato dal presidente della Regione in riscontro alla diffida del Miur, la convenzione, stipulata in data 28 agosto 2015 tra questo Assessorato alla Salute, l'Assessorato dell'Istruzione e della Formazione professionale, l'Università Kore di Enna e la Fondazione Proserpina, non può spiegare effetto alcuno con riferimento a programmi formativi per i quali non sono intervenuti i necessari atti, autorizzativi, di assenso da parte dello Stato che, anzi, nel caso in esame ha espressamente disconosciuto le relative attività» precisa la nota. L'assessore invita, poi, una sfilza di destinatari della missiva (tra i quali il procuratore, Calogero Ferotti, e il prefetto, Fernando Guida), a far cessare le attività relative ai corsi universitari. Ma la nota conferma anche che Mirello Crisafulli, amministratore del Fondo Proserpina s.r.l., sarebbe stato inizialmente sostenuto da Cataldo Salerno, presidente dell'Università Kore che poi ha deciso di ripudiare il progetto. E non è finita: la nota sottolinea, infatti, che al protocollo di intesa che doveva sancire la collaborazione tra la Fondazione Proserpina e l'ospedale, firmata dall'allora commissario straordinario dell'Asp, Giuseppe Termini, e dal presidente della Proserpina Adelfio Elio Cardinale (già preside della Facoltà di medina dell'Università di Palermo nonché Sottosegretario alla salute nel governo Monti), non solo non è mai seguita alcuna determina o delibera da parte della dirigenza Asp, ma quel documento non reca la data di stipula. Il materiale è già all'esame della Procura. Proprio Termini, così come il nuovo direttore generale dell'Asp di Enna, Giovanna Fidelio, sono già stati sentiti a lungo dal procuratore, che ha attivato Polizia Giudiziaria e Finanza per acquisire atti utili all'inchiesta.
Simona Recanatini (fonte: Doctor33, 11 novembre 2015)