Attualità

set232015

Medicina in 5 anni? L'ipotesi fa discutere. Conte (Fnomceo): che resti di 6 ma meglio organizzati

tags: Medicina
«Gli anni per conseguire la laurea in Medicina devono restare sei - spiega il Segretario della Fnomceo, Luigi Conte - ma è importante che i 5 anni riguardino prevalentemente l'acquisizione delle conoscenze mediche, con le 5000 ore che normalmente si devono fare, e il sesto anno invece resti in piedi per essere dedicato esclusivamente ad azioni professionalizzanti, mettendo in pratica quello che si è appreso nei 5 anni precedenti». Le precisazioni del Segretario Fnomceo, si inseriscono in una polemica sollevata dalle dichiarazioni di Rossana Ugenti, Direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale presso il Ministero della Salute, che durante le "Giornate di approfondimento sulla formazione del medico" promosse dall'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Bari, avrebbe lasciato intendere che si sarebbero ridotti da 6 a 5 gli anni del corso di laurea in Medicina. Ciò al fine di recepire nel 2016 la Direttiva europea 2013/55. Ma secondo la stessa Ugenti, le sue dichiarazioni sarebbero state travisate dagli organi di stampa non avendo, a suo dire, lei mai ipotizzato una riduzione degli anni di studio anche se la direttiva ne impone solo 5. «Il fatto che la Direttiva in parola abbia modificato, in termini di durata, i requisiti minimi di formazione del titolo di medico - ha precisato la Ugenti- non implica in alcun modo che a partire dal 2016 il corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia dovrà avere in Italia tale durata». Nel pacchetto di riforme che sta investendo a tutto tondo la formazione dei camici bianchi entra anche, dopo il restyling delle scuole di specializzazione medica, la laurea abilitante al termine del percorso universitario. Il principio di fondo che guida il decreto rimane lo stesso: accelerare l'ingresso dei futuri medici nel mondo del lavoro, allineandone i tempi alle prassi dei paesi europei. «All'interno del sesto anno dovrebbe - prosegue Conte - anche ricadere il trimestre per l'esame di abilitazione che è assolutamente valido e insostituibile per la formazione di un medico. Il tutto porterebbe a ridurre i tempi di attesa per iscriversi alle scuole di specializzazione e al corso di formazione per medicina generale. Noi siamo assolutamente convinti che non è importante per quanto tempi si insegni ma cosa si insegni e come». Stessa situazione per le scuole di specializzazione. «I tempi diluiti delle scuole di specializzazione, che fino ad un anno fa duravano anche 5 e 6 anni - precisa Conte - non servivano a molto. Se le hanno potute ridurre ora, perché dovevano racimolare quattrini per gli altri contratti, perché non lo hanno fatto prima? La risposta è: perché qualcuno ha interesse a tenere parcheggiati i giovani in queste aree ovattate».

Rossella Gemma (Fonte: Doctor33, 22 settembre 2015)


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