giu162015
Per cambiare la farmacia si cominci da università e studenti: l'appello di Orlandi
«Molti cambiamenti partono dagli studenti e credo che le problematiche relative alla nostra professione possano essere da loro sollevate e appoggiate». Problematiche che riguardano la «formazione, il percorso universitario e post universitario, ma anche la visione di farmacia che si vuole». È questa la premessa per l'appello lanciato da
Alfredo Orlandi, presidente
Sunifar, agli studenti delle
facoltà di farmacia per «farsi portavoce di istanze di cambiamento ed affiancare eventualmente anche le battaglie che stiamo portando avanti». D'altra parte, «l'85% dei laureati confluisce nelle farmacie del territorio e credo che gli studenti abbiano il diritto, e forse anche il dovere, di dire la loro sulla farmacia che vogliono». Un appello che prende le mosse da quel percorso di dialogo tra
farmacie e università lanciato già da qualche mese e che cade anche in un momento in cui si prospettano possibili cambiamenti all'orizzonte, come per esempio con il
Ddl concorrenza. «Ai giovani stiamo cercando di far capire com'è la
realtà della farmacia in cui andranno a lavorare: al di là di quella che è la
preparazione universitaria, quello che vogliamo sottolineare sono certi fenomeni che hanno impatto diretto sulla professione, come per esempio la
distribuzione diretta, che determina una marginalizzazione rispetto all'innovazione, una sempre maggiore burocratizzazione, e così via». Tutte tematiche su cui i giovani «credo sia opportuno si interroghino». E poi c'è la
formazione: «come abbiamo più volte sostenuto, c'è un distacco tra quella che è la realtà rappresentata dai bisogni dei pazienti e dal ruolo che nell'assistenza la farmacia sta sempre più ricoprendo e invece la preparazione universitaria. Anche in questo caso credo che gli studenti siano più che titolati a portare avanti
istanze di cambiamento che riguardino il loro
percorso formativo, nella direzione di un maggior impatto delle tematiche sanitarie e assistenziali».
Francesca Giani
(Fonte: Farmacista33, 12 giugno 2015)