Allena-Mente

set122016

Sfruttare la memoria visiva

La maggior parte degli individui può dire di definirsi visivo. Questo perché, per la maggior parte delle persone, la vista è il canale primario di apprendimento; ovvero il senso principale attraverso il quale comprendiamo e decodifichiamo la realtà. Questa predilezione si può estendere alla maggior parte delle situazioni di vita che viviamo quotidianamente e in cui rientra anche lo studio. Se ci pensiamo bene, in effetti, quando raccontiamo un film ad un amico, una vacanza o descriviamo un'esperienza che abbiamo fatto, arricchiamo il racconto di termini prettamente visivi: "visto che", "è chiaro", "è luminoso", "ho visto i colori" e così via, a discapito invece di quei termini che potrebbero far riferimento al nostro canale auditivo o cenestesico (del sentire fisico). Prendere coscienza di questa tendenza visiva diventa un punto a favore molto utile quando si parla di studio, perché sapere di avere una memoria visiva aiuta a organizzare il proprio metodo di studio nella maniera più efficace. Naturalmente è molto difficile cercare di identificare un metodo di studio "visivo" generale che sia poi adattabile ad ogni singola esigenza, ma si può senza dubbio partire da una base condivisa che poi può essere manipolata e rivista a seconda delle necessità di ognuno di noi.

1. Panoramica. È importante fare una panoramica delle cose che si devono studiare e, ancor di più, fare una panoramica materiale dei libri, dei quaderni e dei fogli sui quali dovremo studiare. Il suggerimento è di posizionarli tutti in maniera ordinata sulla scrivania, o sul piano sul quale lavorerete, in modo da avere una visione chiara e di insieme di cosa andrete volta per volta ad avere sotto mano. Questo vi permette inoltre di avere una percezione della mole di studio che quell'esame vi porterà ad affrontare.

2. Associare. Le persone visive ricordano molto bene i concetti quando sono associati a delle immagini o a dei gesti. Non è importante che i gesti o le immagini ricalchino esattamente il tal concetto, importante è che abbiano una valenza semantica per voi; che riportino quindi voi a ricordare il concetto, al frase o la data, nel momento in cui pensate all'immagine o al gesto che avete associato. Associare i gesti risulta essere molto vincente soprattutto quando vi ritrovate a dover imparare a memoria, ad esempio, degli elenchi. Scegliere una parola per punto elenco ed associarla a un gesto vi renderà più facile richiamare il ricordo e procedere con i punti successivi perché sarà poi il vostro stesso corpo a farvi da guida.

3. Colorare. Chi è visivo non ama particolarmente che i propri fogli siano confusionari, le pagine del libro pasticciate e così via, però può essere particolarmente utile giocare con i colori per distinguere gli ambiti di studio. Per esempio scegliere, in uno schema riassuntivo, di evidenziare in giallo le cause, in verde le conseguenze e in rosa i personaggi importanti, aiuta ad indirizzare la nostra mente quando ci troviamo alla ricerca della specifica informazione. Vi stupirete nel vedere come automaticamente il nostro cervello andrà a recuperare l'informazione partendo da che posto occupava nel foglio e da quale colore lo caratterizzava. Questo vi aiuterà anche, una volta terminato l'ipotetico schema, a ripassare dando solo un colpo d'occhio all'intero quadro creato.

4. Rilassarsi. Rilassare gli occhi e la mente serve moltissimo, soprattutto se vogliamo che il nostro studio continui ad essere produttivo. Il suggerimento è quello di evitare di mettersi davanti allo schermo di un pc o di accendere la televisione, tornando in questo modo a sollecitare il senso della vista senza concedersi un vero e proprio momento di relax. È preferibile fare qualcosa che lasci il cervello completamente libero di riposare, come lo yoga, la meditazione, una passeggiata o semplicemente chiudere gli occhi per qualche minuto e lasciare che il nostro corpo e la nostra mente possano prendersi una pausa.

La memoria visiva è una splendida alleata quando si scopre come usarla al meglio, con piccoli trucchi e attenzioni può diventare semplice e divertente inventare e scoprire nuovi modi per memorizzare senza troppo sforzo. Il segreto? Liberare la fantasia.

Nadia Monticelli (esperta in processi formativi)
Valeria Bianco (esperta in comunicazione formativa)

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