Siamo all'università. Come socializzare con tanti nuovi compagni?

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Il passaggio dalla scuola superiore all'università, come sappiamo, comporta molti cambiamenti; soprattutto perché la struttura scolastica che ci si trova a vivere è più "libera" e meno soggetta a rigidi scansioni di tempo e attività come poteva essere invece la scuola fino a quel momento. Le lezioni non sono obbligatorie, se arrivi in ritardo non devi portare giustificazioni così come se fai assenze, non ci sono verifiche una settimana con l'altra ma ci sono gli esami concentrati in alcuni periodi dell'anno per cui la gestione del tempo sta a te. I piani di studio sono diversi, per cui si può seguire un corso e vedere che, una lezione con l'altra, i compagni cambiano, ogni tanto ci sono, ogni tanto no e chi c'era alla lezione di stamattina può non esserci a quella del pomeriggio. È chiaro che, in uno scenario di questo tipo, può essere un po' più complicato farsi degli amici e trovare dei compagni con cui intraprendere questo nuovo viaggio. Come possiamo dunque riuscire a tessere relazioni e socializzare con gli altri studenti che ci circondano?

Scegli la socialità. Le persone reagiscono in due modi distinti quando realizzano di non aver instaurato relazioni: c'è chi si butta a capofitto nelle situazioni in cui percepisce di poter incontrare gente e c'è invece chi tende a isolarsi e continuare a muoversi singolarmente. Entrambe le scelte sono legittime, ma non ugualmente funzionali se il nostro obiettivo è quello di conoscere altri studenti. Un primo passo può essere quello di sfruttare il momento dello studio, quindi quando ci si trova con in mano i libri proviamo a spostarci in biblioteca a studiare invece che restare a casa. La biblioteca è un luogo in cui si può cominciare a conoscere persone, ma dove si può stare bene anche tranquilli perché non vi è alcun obbligo di conversazione, anzi. È un posto, inoltre, che da la possibilità di farci vedere e di cominciare a fare mente locale su come muoverci tra le persone che ci circondano. Anche partecipare ad attività universitarie, eventi, eventi sportivi e così via è un ottimo modo per conoscere gente e fare amicizia. L'importante è scegliere di fare qualcosa per cui abbiamo davvero un interesse, così sarà più semplice arrivare a parlare delle nostre passioni e trovare qualcuno con cui condividerle.

Rinnovarsi. Provare a modificare le abitudini e a indirizzare le azioni e le scelte mostrando un'apertura verso l'altro. Se, per esempio, dopo una giornata in università vorresti tornare nella tua camera e stare con te stesso, prova invece a lasciare la porta aperta e lasciare che i tuoi coinquilini abbiano modo di scambiare due chiacchiere o di coinvolgerti in qualcosa di nuovo. Mentre a scuola le amicizie e le relazioni erano quasi "imposte" dall'avere una classe con cui si trascorrevano in media 6 ore al giorno, adesso bisogna sforzarsi un po'di più per trovare e creare quella vicinanza che prima avvertivamo come movimento naturale. Niente di complicato, ma occorre avere un'attenzione particolare per cogliere quei momenti che potrebbero essere buoni per creare una conversazione, aiutare un compagno in difficoltà, chiedere, sorridere, insomma quei momenti che ci permetterebbero di avvicinarci e creare un legame.

Utilizzare i social network. Sebbene i social network siano un universo molto discusso, se utilizzati con accortezza, rimangono un ottimo strumento per entrare in relazione con il mondo che ci circonda e di cui non sempre siamo consapevoli. Eventi, iniziative, location di ritrovo e così via sono tutte informazioni che possiamo cogliere tramite Facebook, ad esempio, così come corsi, gare sportive, iniziative di volontariato e così via. Oltre a fruire di quello che ci viene proposto, sui social network possiamo anche proporre noi stessi degli eventi e delle iniziative, mostrandoci così attivi e interessati a creare rete.

Lavorare sull'avere delle buone relazioni durante il periodo universitario è molto importante. I compagni che si troveranno e con cui entreremo in contatto saranno i nostri compagni di viaggio e un significativo punto di riferimento e di confronto in questo delicato momento di passaggio dal mondo "dei piccoli" al mondo "dei grandi". Anche perché, come ricorda un antico proverbio africano, "Se vuoi andare lontano, vai in compagnia".