Allena-Mente

mag62016

L'Università può mandare in crisi. Ecco come superare i momenti difficili

Ebbene sì, sono in crisi. Esiste la crisi di mezza età, la crisi nel matrimonio e, si, esiste anche la crisi universitaria. Sebbene la parola "crisi" faccia risuonare in ognuno di noi una serie di immagini e vissuti difficili e spaventosi, possiamo provare a fare un profondo respiro e pensare alla crisi come a un momento che ci fa comprendere che alcuni aspetti della nostra vita vanno semplicemente rivisti e, dove possibile, migliorati. Cos'è la crisi universitaria? La crisi universitaria è un momento che si vive da studenti quando, in seguito a situazioni che noi percepiamo come fallimenti, come per esempio l'insuccesso di un esame, la bocciatura ad un laboratorio, la difficoltà nello scrivere la tesi e così via, invece che reagire con determinazione, viviamo una sorta di blocco che si riflette in una diminuzione della nostra autostima e quindi delle capacità di azione.

I tempi che contraddistinguono la cosiddetta crisi universitaria, possono essere diversi, può essere molto breve o molto lunga, a seconda della capacità di resilienza che ognuno di noi ha. Non sempre si è consapevoli di quanto si sta vivendo e, spesso, finiamo con l'attribuire a una nostra incapacità di successo le sensazioni spiacevoli che viviamo in quel momento. Fortunatamente però, come diceva Einstein, "La crisi è un grande successo per le persone perché porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che sorge l'inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere 'superato'." Ed è vero, dietro ogni crisi ci sono grandi opportunità di cambiamento e di scoperta, scoperta di noi stessi, delle capacità che scopriamo di avere e delle strategie che impariamo a mettere in atto per rispondere alla difficoltà. Come possiamo dunque rispondere e reagire alla cosiddetta crisi universitaria?

Organizzazione. Se abbiamo la percezione che le cose ci stiamo sfuggendo di mano, che gli esami siano troppi, siano difficili e incomprensibili e sentiamo che ci mancano dei fondamentali, fermiamoci un attimo e organizziamoci. Organizziamo il tempo da dedicare allo studio riducendo le distrazioni, organizziamo gruppi di studio creando così anche occasioni di confronto con gli altri per capire se anche loro hanno le nostre stesse difficoltà e, in caso, come la hanno risolte. Poniamoci dei piccoli obiettivi, che siano raggiungibili, e impegniamoci a portarli a termine. Portare a termine dei compiti, anche se piccoli, contribuisce a creare sensazioni di benessere favorendo la produzione di endorfine, i cosiddetti ormoni della felicità.

Condivisione. Parlare con gli altri, che siano amici, parenti o un professionista è un ottimo modo per aiutarci a mettere a fuoco il problema senza lasciare che i pensieri prendano il sopravvento. Sebbene l'orgoglio abbia spesso la meglio, lasciarlo un attimo da parte per confidarsi e aprirsi ci farà sentire meno soli e ci aiuterà a ridimensionare la difficoltà che stiamo vivendo e che finiranno con il sembrarci sempre più piccole e gestibili.

Prendersi del tempo. Se il momento è sovraccarico di pensieri che riguardano l'università o la nostra vita privata, può essere utile fermarsi un attimo e prendersi del tempo per se stessi. È importante non compiere l'errore di pensare che se qualcosa è successo tra le mura domestiche allora non avrà un impatto anche sulla nostra vita universitaria. Siamo una cosa sola e se stiamo vivendo un momento particolarmente intenso in famiglia, questo potrebbe ripercuotersi anche sulla qualità del nostro studio. Prendersi del tempo per se stessi per fare mente locale con calma e lucidità può essere un buon modo per capire cosa ci sta succedendo e quali soluzioni possiamo trovare per rimetterci in pista.

Essere fiduciosi. Qualcosa non sta funzionando come vorremmo, è vero, ma questo può semplicemente voler dire che è ora di trovare un altro modo per affrontare la cosa. Restare fiduciosi del fatto che "si può fare" può aiutare a trovare la forza necessaria per guardare avanti e vivere il momento di rallentamento come un prezioso attimo in cui reinventarsi e scoprire come adattarsi alle novità che ci vengono proposte. Fidarsi di sé è inoltre il primo passo per sviluppare la resilienza, la capacità di rendersi flessibili ai cambiamenti trovandone la positività per se stessi. Con pazienza e amore verso se stessi, anche la crisi universitaria può trovare un suo collocamento all'interno della nostra storia di vita; d'altronde, come disse Isabel Allende, "Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore".

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