Studio: tecniche per (ri)trovare la concentrazione

"Dieci minuti e inizio a studiare." Ti siedi, apri il libro e dopo 20 minuti realizzi di essere ancora, solo, alla prima frase del paragrafo. Come mai? Cosa succede in quei momenti di black out in cui ci accorgiamo che non stiamo agendo ma stiamo solo fissando le pagine? Probabilmente, in quelle situazioni, quello che viene a mancare è la concentrazione necessaria per far sì che tutto il nostro corpo si attivi nel raggiungere l'obiettivo prefissato: finire il capitolo, iniziare gli esercizi, andare avanti con gli schemi e così via. Alle volte la concentrazione può mancare perché l'argomento che stiamo per affrontare non ci appassiona e lo troviamo noioso, a volte può essere per via della stanchezza o, altre volte ancora, può essere semplicemente una poca abitudine all'organizzarsi correttamente per evitare distrazioni e stare focalizzati.
- Questo argomento mi annoia, non riesco a farmelo piacere. Il modo migliore per affrontare lo studio di un tema che proprio non ci piace è... dire a noi stessi che in realtà è assolutamente interessante. Può sembrare una forzatura, una cosa del tutto innaturale, ma cominciare ad avvicinarci amorevolmente a quella materia che proprio non ci va giù è un ottimo modo per accettare di doverci avere a che fare; come disse Foster Wallace: "Le attività noiose diventano perversamente molto meno noiose se ci si concentra molto su di esse". Alle volte, accettando e imparando ad apprezzare argomenti che prima rifiutavamo, possiamo aprire mondi che prima ignoravamo completamente solo perché facevamo fatica a comprenderli. Il segreto sta nell'approcciarsi all'argomento ostico così come se fossimo obbligati a passare del tempo con una persona con cui abbiamo difficoltà a relazionarci: iniziamo a cercare i lati positivi, Non potrà poi essere così male!
- Sono troppo stanco, faccio fatica a stare concentrato. La stanchezza è una sensazione molto comune ed è facile percepirsi stanchi soprattutto se si stanno vivendo sessioni d'esame molto intense o, anche, momenti di vita molto impegnativi. La maggior parte della stanchezza percepita, tuttavia, è data da un'eccessiva attività mentale e un'eccessiva produzione di pensieri che finiscono con il dare quella sensazione di spossatezza da cui sembra quasi impossibile uscire. Mentre per la stanchezza fisica basta riposare per sentirci meglio, la stanchezza mentale la si riconosce perché, nonostante i le otto ore di sonno e il riposino pomeridiano, continuiamo a non sentirci completamente rigenerati. Come possiamo supportare il nostro corpo e la nostra mente in questo caso? Fermandoci anche solo 5/10 minuti e praticando la meditazione mindfulness, ovvero concentrando l'attenzione sul respiro cercando di limitare l'attività cerebrale e dando quindi uno stop ai pensieri e alle preoccupazioni.
- Non so come fare per restare concentrato, mi distraggo. Ognuno di noi ha il proprio ambiente ideale per lo studio, per alcuni è un luogo completamente isolato dai rumori e dalle altre persone, per altri è utile accendere la musica per raggiungere la concentrazione, altri ancora preferiscono i luoghi pubblici come bar o spazi di coworking. Non ci sono, ovviamente, condizioni più ideali di altre se non quelle che più vanno bene per noi e non creano distrazioni; è sicuramente però importante che, quando si apre il computer, il libro o il quaderno, tutto intorno a noi sia organizzato in modo tale da non permetterci fughe di attenzione: cellulare silenzioso e notifiche disattivate, penne o altri materiali a portata di mano, sedia comoda e qualcosa da bere a da mangiare vicino; in tale modo si eviterà di doversi alzare alla ricerca della matita mancante, del goccio d'acqua o per rispondere a quel messaggio che proprio non posso ignorare.

"Se credi in quello che stai facendo, allora non lasciare che nulla ti distolga dal tuo lavoro. Gran parte del miglior lavoro al mondo è stato fatto contro evidenze impossibili. Il trucco è di svolgere il lavoro" (Dale Carnegie).

Nadia Monticelli (esperta in processi formativi)
Valeria Bianco (esperta in comunicazione formativa)