Allena-Mente

lug222015

Esame scritto: puntare su semplicità e chiarezza

Pro e contro, dubbi e incertezze, sicurezze e capacità. "Questo esame si svolgerà in forma scritta", quante volte l'avete sentito dire? E quali sono state le vostre reazioni? Sicuramente vi sarete accorti che c'è chi non aspettava altro perché: "io negli scritti sono un mago!", così come chi esternava: "Questa non ci voleva, io negli scritti vado sempre male!". Come mai? L'esame scritto consiste sostanzialmente nel rispondere a domande, ovviamente, in forma scritta. Niente di nuovo. Allora perché per alcuni di noi può presentare una difficoltà in più rispetto alla forma orale? Il punto di forza dell'esame orale è sicuramente la possibilità di deviare l'interrogazione su argomenti su cui ci sentiamo più forti e preparati, oltre al fatto che possiamo ritrattare un'affermazione fatta dopo esserci accorti che non fosse esattamente corretta. Ancora di più, ciò che porta molti di noi a scegliere l'esame orale, è la possibilità di ricevere in presa diretta il feedback del professore e capire se stiamo seguendo la strada giusta o se è il caso di ricollocarci su un percorso di esposizione differente. Eppure anche l'esame scritto ha i suoi vantaggi: più tempo per pensare alla risposta, possibilità di partire dalla domanda che preferiamo, scrivere, cancellare, riscrivere finché non sentiamo di aver dato la risposta migliore. È chiaro che per affrontare brillantemente un esame scritto non basta essere dei maghi della scrittura, bisogna allenarsi a fare attenzione a una serie di elementi che possono aiutarci a completare i quesiti in maniera vincente.
La prima cosa da fare è osservare. Orientatevi rispetto a quello che sta accadendo e a cosa vi viene richiesto; in questa fase è utile fare un'osservazione generale delle domande, vedere quante sono, quali punteggi sono assegnati a ognuna di esse e di che tipo sono (chiuse, aperte, risposta multipla, etc.).
Una volta che vi siete orientati, fate un respiro profondo, appoggiate i piedi ben saldi a terra e partite facendo una selezione. Il consiglio è quello di partire dalle domande con punteggio più alto in modo da non dover poi compiere corse dell'ultimo secondo per recuperarle; nel caso in cui le domande abbiano tutte il medesimo punteggio, allora partite da quelle in cui vi sentite più sicuri in modo tale che in un lasso di tempo breve ne avrete già eliminate serenamente alcune.
Dopo aver risposto alle prime domande, concentratevi su quelle su cui vi sembra di essere meno ferrati. Leggete attentamente la frase e scomponetela in piccoli segmenti in modo da comprendere a fondo qual è il quesito che vi viene posto; potreste scoprire che la difficoltà era irreale semplicemente perché non avevate compreso esattamente qual era il punto a cui la domanda voleva arrivare. Nel caso in cui sentiate che quella risposta: "proprio non me la ricordo", osate. Osate con semplicità, senza effettuare troppi giri di parole, ma rendendovi essenziali e puliti.
Essere essenziali e puliti nelle risposte date è qualcosa che deve sempre accompagnarvi, queste due qualità sono molto apprezzate dai docenti che sentono di avere a che fare con individui che focalizzano chiaramente l'obiettivo.
Essere semplici e diretti, verso le domande, verso il compito e verso noi stessi è una qualità che può aiutare a superare questi momenti di prova, d'altronde, come diceva Charles Bukowski, "La verità profonda, per fare qualunque cosa, per scrivere, per dipingere, sta nella semplicità. La vita è profonda nella sua semplicità".


Nadia Monticelli (esperta in processi formativi)

Valeria Bianco (esperta in comunicazione formativa)


Download Center

Principi e Pratica Clinica
Aulton - Tecnologie Farmaceutiche
vai al download >>
separa
Principi e Pratica Clinica
Rugarli medicina interna sistematica
vai al download >>